23 Novembre 2024 19:15

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23 Novembre 2024 19:15

Ospedale Unico: Potere al Popolo all’attacco. “Assessore Viale, avrebbe il coraggio di indire un referendum?”

In breve: "Più che un piano socio sanitario ci sembra un progetto immobiliare speculativo, che prevede la distruzione della sanità pubblica a favore del privato".

“Come fa l’Assessore Sonia Viale a dichiarare di difendere il sistema pubblico sanitario affidandolo ai privati investitori? A noi appare quanto meno paradossale poterlo affermare”. Lo scrive in una nota Potere al Popolo, in merito al progetto di realizzazione di un Ospedale unico a Taggia, lanciando anche una proposta/provocazione. “Assessore Viale, avrebbe il coraggio di indire un referendum provinciale?”.

Ospedale Unico, Potere al Popolo: “Assessore Viale, avrebbe il coraggio di indire un referendum provinciale?”

“La verità – prosegue la nota – è che la nefasta azione politica parte da lontano: prima rende inefficiente il pubblico, non investendo nella strumentazione, nelle innovazioni tecnologiche, non assumendo il personale medico e infermieristico necessario per ridurre le liste di attesa che naturalmente si allungano a dismisura, per poi deviare la richiesta dei cittadini verso le strutture private convenzionate con l’ASL, così il gioco è fatto, ovvero il pubblicocioè le nostre tasche di cittadini che paghiamo le tasse!!!- sovvenziona il privato per assicurare una prestazione che costerebbe molto meno se effettuata direttamente.

I cittadini percepiscono solo il disagio del ritardo nell’ottenere la prestazione, certo non si preoccupano della gestione demandata con il voto agli amministratori che fanno le solite promesse mai mantenute.

Nel non lontano dicembre 2017 l’Assessore vicepresidente della regione dichiarava solennemente: ‘Cambio epocale da visione ospedalocentrica a integrazione ospedale-territorio, azzeramento del disavanzo senza chiudere gli ospedali e riaprendo i pronto soccorso, mantenimento di tutti gli 11 ospedali presenti sul territorio e loro potenziamento

Falso! Si prevede la chiusura degli ospedali di Sanremo e Imperia, per venderli e sostenere la spesa per un nuovo ospedale, il pronto soccorso di Bordighera è stato declassato a punto di Primo Intervento e ad Imperia il pronto soccorso privato della traumatologia sovraccarica il pronto soccorso di Sanremo che diventa inadeguato ed inefficiente agli occhi del cittadino che ha purtroppo la necessità di accedervi!

‘Integrazione ospedale-territorio verso una sanità sempre più a chilometro zero che metta al centro la persona per garantire la libertà di scelta nell’accesso al servizio sanitario e la continuità dei percorsi assistenziali, dall’accoglienza all’integrazione tra assistenza primaria, ospedaliera, domiciliare e residenziale’.

Falso! L’assistenza domiciliare non è stata potenziata, manca il personale e le richieste sul territorio non sono soddisfatte, la continuità dei percorsi assistenziali non è garantita come promesso, le famiglie devono farsi carico a proprie spese del parente in lista d’attesa presso i centri di riabilitazione. Il km zero disatteso se Sanremo e Imperia non avranno più il loro ospedale, al centro non la persona ma il mattone.

‘Implementazione attività ambulatoriale e territoriale‘.

Falso! per  esempio, per una visita oculistica l’attesa è di minimo 60 giorni, così come per altri esami diagnostici, visite specialistiche, interventi di elezione, per non parlare della riabilitazione fisioterapica. I tempi delle liste di attesa sono diminuiti soltanto perché la lista è stata dirottata sugli ambulatori privati convenzionati, ma il costo che sostiene l’ASL è superiore rispetto alla prestazione fatta all’interno delle proprie strutture, senza considerare le risorse economiche riservate ai direttori generali nel caso conseguano l’obiettivo di riduzione delle liste d’attesa, non importa come, insomma un risparmio che si paga caro ma con altri portafogli.

‘Potenziamento reparti a bassa e media intensità’.

Falso! Alcuni sono stati declassati, per esempio la gastroenterologia dell’ospedale di Sanremo, ritenuta di alta professionalità e qualità assistenziale, stessa sorte per la chirurgia vascolare di Imperia, altri ridotti di capienza, con meno posti letto, e nessuna indicazione di nuovi reparti per l’ospedale di Bordighera, già passato ai privati.

L’assessore dimentica che siamo una provincia ‘anziana’, non fa cenno all’integrazione sociosanitaria dei disabili per i quali l’assistenza domiciliare e residenziale è assolutamente insufficiente, e infatti non è destinataria di risorse aggiuntive, anzi vengono imposti ulteriori risparmi di spesa ai dirigenti Asl i quali raggiungono l’obiettivo riducendo le prestazioni laddove sono previste.

Per la privatizzazione dell’ospedale di Bordighera è stata fatta una sola riunione con la cittadinanza e una con i sindaci (fonte ufficiale sito della regione), ma non è stato certo fatto un referendum cittadino, l’Assessore Viale ha ascoltato i suoi concittadini? A posteriori dire che bisogna far capire la validità di una simile decisione è un insulto, altro che ‘mettere al centro la persona invece della malattia’  qui non viene presa in considerazione la persona, neanche quale cittadino sano e in grado di intendere e volere!

Per l’ospedale di Imperia quante riunioni sono state fatte con i cittadini? Ci risulta solo che l’assessore comunale Luca Volpe, Presidente del distretto sociosanitario 3 Imperiese, abbia dichiarato che i sindaci dei 35 comuni afferenti sono d’accordo alla costruzione dell’ospedale unico che unico non è, perché resta soltanto quello di Bordighera, appena affidato ai privati. Per costruire il nuovo ospedale si prevede la vendita di quelli di Imperia e Sanremo e molto probabilmente anche quella dell’ambita Villa Spinola, sede amministrativa dell’ASL imperiese, appetibile immobile con vista mare ed ampio parco!!!

Più che un piano socio sanitario ci sembra un progetto immobiliare speculativo, che prevede la distruzione della sanità pubblica a favore del privato, il tutto alle spalle dei cittadini.

Assessore Viale, avrebbe il coraggio di indire un referendum provinciale?

Potere al Popolo e altre forze politiche insieme a diverse associazioni sono pronte a dar dura battaglia per contrastare e dire no alla nuova costruzione di un ospedale, che al centro mette solo interessi privati.

Non è solo un no, chiediamo che si abbia il coraggio di stanziare lo stesso fiume di soldi pubblici destinato ai privati per assunzioni di personale sanitario e per potenziare le attuali strutture e prestazioni sanitarie della nostra Provincia”.

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