Come pronosticato da ImperiaPost, gli assessori provinciali hanno consegnato al presidente Sappa la loro disponibilità di rassegnare le loro dimissioni dalla carica. Si apre, quindi, uno spiraglio per cercare di ricompattare lo strappo tra il Pdl + Lega Nord e il gruppo degli “Uniti” composto da: Marco Greco (capogruppo), Paolo Ceppi, Giovanni Battista Sajetto, Mauro Lanteri, Angelo Alberti, Gabriele Saldo e Gian Stefano Orengo). Ora i capigruppo del Pdl e della Lega Nord avranno poco più di una settima per trovare un accordo con i “dissidenti” e far rientrare le dimissioni di Sappa.
“Il primo obiettivo condiviso da tutti – ha detto il Presidente della Provincia Luigi Sappa – è quello del senso di responsabilità che ci impone di verificare la presenza di una maggioranza che attualmente non c’è. Ci sono due gruppi che faticano a dialogare e per questo il motivo che ho rassegnato le mie dimissioni.
A questo proposito per dimostrare la disponibilità gli assessori tutti con grande gesto che io apprezzo moltissimo e che ripaga un po’ la fiducia che ho dimostrato nei loro confronti, hanno messo a disposizione le loro dimissioni a fronte di una soluzione condivisa che possa consentire la prosecuzione dell’attività amministrativa. Questo consente di avviare questo confronto che sarà proseguito dai capigruppo Diego Frascarelli per il PDL e dal sindaco Brizio per la lega e di affrontare nei prossimi giorni i nodi che si rappresentano, alla luce di questo i partiti, io stesso, tireremo le conclusioni per confermare le dimissioni nel caso in cui non si abbia più una maggioranza, cose che al momento mi sembra la soluzione più probabile. Al vaglio ogni possibile ipotesi proprio per la responsabilità che incobme a chi amministra in questo momento di provare sotto l’aspetto amministrativo e di non trascurare spazi per continuare nell’attività.
Mi pare che tutti si siano espressi per considerare una larga intesa non proponibile in questo momento nella nostra amministrazione perchè può avere una sua maggioranza che era quella che in origine aveva e che il popolo e i cittadini hanno espresso. Non di meno io rilancio il tavolo di crisi politica o comunque, noi lo abbiamo chiamato di regia, proprio perchè io sono convinto che si debbano mettere a fuoco i punti nodali dell’attività amministrativa sui quali concentrare noi utilizzando tutte le risorse possibili ogni sforzo per vincere questa sfida in un momento difficilisismo. Cabina di regia aperta anche alla minoranza”.