Commercianti in rivolta in via Trento, a Imperia, dopo la consegna dei bidoni per la raccolta differenziata porta a porta. I negozianti, in particolare, contestano l’ubicazione dei cassonetti, proprio di fronte agli esercizi commerciali, oltre al fatto che non siano chiusi a chiave, e dunque alla mercé di chiunque.
Tony (bar Tony)
“Ieri sono stati consegnati i cassonetti. Il problema è che i cassonetti non sono chiusi, chiunque può versarci della roba. Io sabato e domenica sono chiuso, la sera vado via per le 19.30 e rimangono incustoditi.
Quando ci sono io posso farci attenzione, però quando non ci sono, chiunque può buttarci la spazzatura. Già qualcuno ci ha messo qualcosa, stanotte o di ieri sera.
In più sono nel suolo pubblico dove io pago, sono proprio davanti ai tavoli. Immaginate quando uno mangia un pezzo di pizza, un pezzo di focaccia o un panino davanti alla rumenta. Ma che civiltà è questa qua?
Dove stiamo vivendo, in quale posto viviamo? Chi è che ha fatto questo progetto, ha la minima cognizione?
Non posso tenerli all’interno del bar per ragioni igieniche, e poi non c’è spazio. I clienti cosa fanno, passano in mezzo ai cassonetti dentro al bar?
Non li posso mettere neanche la sera, immaginate d’estate con le mosche e la puzza tutto il giorno. Me li metto dentro il bar? Ma stiamo scherzando? Ma in che mondo viviamo? In che cavolo di posto siamo qua?
È una vergogna. Chiunque mi trova da ridire, immaginate quando vengono qui quei pochi turisti. Chi può venire giustamente in un posto del genere?
Che figura facciamo? Qualcuno di questa città esce fuori, negli altri paesi? Nella vicina Francia c’è questo disordine? È vergognoso tutto questo, è la prima città di confine e abbiamo la città in questo stato”.
Mario – L’altra Panetteria
“I problemi riscontrati sino ad ora sono che, intanto mi devo tenere i bidoni fuori dal panificio perchè dentro non mi ci stanno. Anche se ci dovessero stare, comunque, in un laboratorio non sono a norma. I bidoni che usiamo in laboratorio devono avere la pedalina.
Igienicamente parlando non possiamo usare questi bidoni perchè non possiamo toccarli.
I bidoni sono aperti. Se uno passa, come già successo perchè sono due giorni che ho i bidoni qua, ci butta dentro la spazzatura. Questa qua non è roba mia.
Dobbiamo arrivare ad una soluzione, non si può stare con un decoro così davanti ad un panificio.
Questa estate ci sarà una puzza della madonna. Ho già ammazzato due topi, escono dal tombino e vengono a mangiare qua dalla spazzatura.
Stiamo avendo anche il problema dei topi. È uno schifo. Dicono che faranno le multe, ma come faccio io quando chiudo il negozio a controllare se i bidoni se sono aperti? O me li danno con le chiavi o non lo so”.