È stato presentato questa mattina, presso la sala del consiglio del Comune di Diano Marina il progetto di rigenerazione urbana e di valorizzazione dell’ex sedime ferroviario, dopo lo spostamento della linea a monte.
In particolare, oggi è stato illustrato il progetto che riguarda l’area tra il torrente Evigno e via Cesare Battisti.
Presenti Giacomo Chiappori, Sindaco di Diano Marina, Cristiano Za Garibaldi, vice Sindaco e l’Architetto Arch. Sergio Raimondo, progettista.
Diano Marina e il nuovo progetto di rigenerazione urbana: ecco cosa prevede
- Riutilizzo sostenibile dell’ex sedime ferroviario per la riqualificazione degli spazi urbani,
- il potenziamento della mobilità sostenibile,
- la realizzazione di un tracciato ciclabile urbano,
- la ricucitura della rete viabile,
- la creazione di nuovi parcheggi,
- la valorizzazione del patrimonio edilizio oltre che del compendio dei fabbricati funzionali alla dismessa linea ferroviaria.
Dall’Evigno all’ex passaggio a livello (Via Santa Caterina/Via Cesare Battisti)
Progetto Esecutivo
Via Santa Caterina/Via Cesare Battisti
D.G.C 182/2018
(Approvazione del Progetto Esecutivo ed impegno di spesa)
€ 460.000,00 (Fondi comunali al 100%)
Intervento in FASE DI AVVIO
Il vice sindaco Cristiano Za Garibaldi
“Sono emozionato e orgoglioso. Diano Marina già è una città estremamente vivibile e con questi nostri interventi di rigenerazione urbana diventerà ancora più vivibile attraverso una pedonalizzazione e una ciclabilità interessante.
Viabilità che non deriva soltanto dai progetti futuri che sono quelli della ciclovia tirrenica che stiamo tutti quanto agoniando da tempo, ma ci predisponiamo ad accogliere quel tipo di turismo che deriva appunto dalla ciclovia tirrenica all’interno della città, con delle reti ciclabili urbane.
Il progetto che abbiamo presentato oggi è il primo assaggio di quello che dovrà essere Diano Marina in futuro.
Le tempistiche del progetto che abbiamo presentato oggi sono brevissime, speriamo, entro la fine dell’estate, di vederlo realizzato nella sua totalità.
Abbiamo in corso una progettazione che speriamo anche di riuscire a condividere. Penso di avere buone motivazioni per essere fiducioso anche dalla Regione che, visto il nostro intento di operare nella rigenerazione urbana, ci sta spalleggiando. Speriamo di avere anche delle risorse a carattere Regione per arrivare entro la fine dell’anno con una nuova progettazione di rigenerazione urbana dell’ex stazione ferrovia e di conseguenza vedere già realizzato il progetto entro la prossima primavera”.
Architetto Sergio Raimondo
“Con il Comune di Diano Marina si è proceduto ad uno studio importante che ha coinvolto anche parecchi anni, quando si ha avuto la possibilità di capire di avere la disponibilità dell’ex sedime ferroviario e di comprendere anche come la città di Diano sia un fulcro importante per quello che è il parco costiero e il suo ampliamento, non tanto dal punto di vista della mera ciclabilità, ma anche di tutte le funzionalità che il parco costiero, attraverso la pista ciclabile, può avere valorizzando il proprio territorio.
Attraverso il concetto di rigenerazione urbana, di ricucitura della matrice, può diventare sia dal punto di vista della viabilità, che delle aree a parcheggio, aree di parcheggio normali e di interscambio per la pista ciclabile stessa e aree di rivalutazione e valorizzazione in senso urbano e di viabilità sostenibile sia carrabile, che pedonale, che ciclabile, si è potuto sviluppare il progetto.
Nel caso specifico di questo intervento coinvolge il cuore, dall’Evigno sino all’ex passaggio a livello di Diano Marina, ma che ha come sostanzialità tutto lo sviluppo lineare del percorso territoriale.
Si lascia da una parte la ciclovia che è di carattere e di gestione di regia regionale , per poter inserire una via ciclabile urbana che sia parallela e complementare e che consenta anche la possibilità del raggiungimento trasversale non solo del territorio di entroterra, ma anche del fulcro della nuova stazione ferroviaria.
Poi anche tutta una serie di valorizzazioni delle aree dell’ex sedime all’interno di tutta una trama di procedura e di norme, prima delle quali è quella del grande bacino.
In questa piccola zona che è uno sviluppo lineare di circa 300, 400 metri, si avrà in luce quello che potrà essere il progetto di rigenerazione urbana che coinvolgerà tutto il territorio del dianese.
Giacomo Chiappori
“Andiamo verso il 2021 con delle opere significative che cambieranno persino l’aspetto della nostra città. Rivolta verso il futuro, rivolta verso il turismo che è del mare, ma che noi prolunghiamo con il nostro entroterra.
Eliminando la barriera della ferrovia uniamo l’entroterra al mare.
Questo è un intervento che poi si sommerà ad un milione di euro. La logica è stata quella che ho passato al mio vicesindaco che domani ne dovrà fare uso, che è quella di preparare i progetti, metterli nel cassetto per poi realizzarli.
La prima parte è semplice, basta trovare il Raimondo della situazione che ci mette delle idee in testa e noi li diamo dei segnali. La seconda parte è quella meno veloce , perchè l’acquisizione di denaro è sempre un problema.
Crediamo anche che, visto che sino ad oggi noi abbiamo fatto tutto e abbiamo speso parecchi soldi in questa città lo abbiamo fatto con forze nostre. Credo che ultimamente, a seguito di incontri ravvicinati, la Regione che è sempre stata distante dal finanziamento oggi veda in questo percorso la possibilità di darci forze economiche per poter realizzare questo progetto”