“Siamo noi le vittime!”. Si sfoga così Barbara Giaquinta, titolare delle giostra “Baby Karts”, in Spianata Borgo Peri, sequestrata alcuni giorni fa dai Carabinieri della stazione di Imperia, nell’ambito dell’inchiesta condotta dai Carabinieri di Vercelli in tutta Italia.
Nel dettaglio, l’indagine, che ha permesso di scoprire un giro di tangenti per ottenere le autorizzazioni delle giostre, ha portato all’arresto del comandante della Polizia Municipale di Borgo d’Ale, Mauro Ferraris, e all’iscrizione nel registro degli indagati di altre 30 persone, 7 delle quali colpite da misure cautelari, con l’accusa di corruzione, falso e peculato.
In totale sono oltre mille i sequestri messi in atto dai Carabinieri e distribuiti in 88 province differenti e a carico di circa 700 operatori del settore.
Giostra sequestrata a Imperia: parla la titolare Barbara Giaquinta
Barbara Giaquinta ha precisato la propria posizione ai microfoni di ImperiaPost.
“Abbiamo saputo dell’inchiesta tramite i telegiornali – spiega la titolare – È una cosa più grossa di noi, abbiamo dovuto sottostare alle indicazioni delle forze dell’ordine. Abbiamo già chiesto il dissequestro tramite gli avvocati e speriamo si risolva al più presto.
Nel mirino dell’inchiesta ci sono i codici identificativi delle giostre, codici che servono per censire le attrazioni di questo tipo in Italia. Per ottenere il nostro codice, ci siamo affidati a un tecnico professionista che, evidentemente, deve essersi affidato alle persone sbagliate. Noi non c’entriamo niente. Tutte le autorizzazioni che hanno firmato le persone indagate sono al vaglio degli inquirenti e noi siamo finiti in mezzo.
Tutto questo non riguarda assolutamente la sicurezza dei bambini sulla nostra giostra. Per noi i bambini vengono prima di tutto.
Lavoriamo qui da 17 anni e l’attrazione in questione l’abbiamo presa 3 anni fa. Non abbiamo mai avuto un problema”.
