23 Dicembre 2024 07:17

23 Dicembre 2024 07:17

Diano Marina, furto a scuola: bambina scrive ai ladri. “Ridateci il pc e il cappellino della maestra”

In breve: Una bambina della classe 4ª, dopo il furto, ha lanciato un appello, con un disegno che ritrae la scuola di Villa Scarsella e i tre ladri.

“Ridateci il nostro Pc e il Cappellino della maestra Luciana”. Così si legge in un disegno realizzato da una bambina della classe 4ª elementare di Villa Scarsella, a Diano Marina, dopo il furto di tre computer perpetrato da ignoti nel weekend appena trascorso.

Furto a scuola: bambina scrive ai ladri

Una bambina della classe 4ª, dopo il furto, ha lanciato un appello, con un disegno che ritrae la scuola di Villa Scarsella e i tre ladri. “Ridateci il nostro Pc e il Cappellino della maestra Luciana”.

E proprio la maestra Luciana ha raccontato le proprie sensazioni all’arrivo oggi a scuola.

“Stamattina sono entrata a scuola e nell’atrio ho trovato i miei colleghi seri seri, tutti fermi a mezz’aria come se stessero giocando alle belle statuine e qualcuno avesse detto stop.
-Sono entrati i ladri.

In classe non si è fatto più niente : ipotesi, supposizioni al limite del fantasioso, mimiche sulle modalità del furto. Un alunno si è alzato e ha preso dello scotch, lo ha applicato alla maniglia dicendomi che rilevava le impronte.
Siccome il giorno prima per le vie del paese si è festeggiato il Carnevale, quasi tutti sono convinti di aver incrociato i ladruncoli mascherati.

È la prima volta che fanno esperienza con i ‘cattivi’ che ci hanno portato via un bene prezioso per noi: il PC portatile della classe, alleato di tanti momenti di studio.

Cari ragazzini complimenti, si comincia sempre così, rubando i computer nelle scuole, rovistando nei cassetti se gli insegnanti avessero lasciato qualche spiccio per comprarvi un panino. Forza, la vostra carriera di ladri di polli è iniziata, togliendo a dei bambini l’unico (sudato) supporto tecnologico che avevano rimpinguato nel tempo. Quattro anni di scuola: fotografie di gite, testi, racconti di classe. Tutto lì in quel portatile che forse vi frutterà 100 euro e una bella etichetta di balordi semmai verrete scoperti”.

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