Maria Nella Ponte, consigliere comunale del M5S, ha commentato, sui propri canali social, i dati sulla raccolta differenziata diffusi nei giorni scorsi dal Sindaco di Imperia Claudio Scajola. Il primo cittadino, con una nota stampa, ha annunciato che la percentuale della differenziata, con l’avvio del porta a porta, è arrivata al 62%.
Differenziata al 62%: Maria Nella Ponte all’attacco. “Dato falsato”
“L’amministrazione comunale si è limitata a diffondere un unico dato, la percentuale di raccolta differenziata pari al 62% nei primi 9 giorni di marzo 2019.
Un dato statistico come la percentuale di rifiuti differenziati per essere significativo necessita di essere interpretato e messo in relazione con dati dai quali scaturisce.
Ho pertanto richiesto al dirigente dell’Ufficio Ambiente, Ing Croce, i dati completi.
La percentuale di differenziata a febbraio è stata del 52%, un aumento considerevole rispetto al 36% di partenza, un buon segno sicuramente, ma è molto lontano dall’obiettivo del 65% da raggiungere, è stato fatto un notevole passo avanti, ma la strada è ancora lunga perché siamo sotto di ben 13 punti l’obiettivo.
Il 62% di differenziata è un dato falsato che non rappresenta la realtà che stiamo vivendo. È calcolato su 406 tonnellate di rifiuti raccolti e gestiti da Teknoservice nei primi nove giorni di marzo.
Quantità rifiuti
Prima considerazione: la quantità di rifiuti gestita è diminuita di ben 73,27 tonnellate rispetto, in proporzione, a febbraio 2019 e di 94 tonnellate rispetto a febbraio 2018.
Non è peró diminuita la quantità di rifiuti prodotta dalla cittadinanza, si sono verificati casi di conferimento presso altri comuni limitrofi, a Dolcedo si è registrato un aumento di 4.5 tonnellate a settimana e anche il comune di Cipressa ha emesso una ordinanza per contrastare il ‘turismo del mastello’. Ritengo che questa sia solo una piccola parte delle 74 tonnellate di spazzatura che mancano all’appello.
Spesso i mastelli non vengono svuotati e i cittadini li riportano a casa pieni accumulando spazzatura, è una situazione paradossale! Suddividendo le 74 tonnellate mancanti tra i cittadini ciascuno ha in media circa 1,7 kg di spazzatura non conferita in casa ed ecco che i conti tornano.
Media giornaliera rifiuti raccolti
Seconda considerazione: si rileva il crollo della media giornaliera di rifiuti raccolti, passata dalle 52,46 tonnellate di febbraio 2019 (54,69 tonnellate a febbraio 2018) alle sole 44,38 tonnellate a marzo 2019. Detta in percentuale, la quantità di rifiuti gestita da Teknoservice è scesa del 18,11% rispetto a febbraio 2019 e del 23% rispetto a febbraio 2018.
A mio avviso la diminuzione delle quantità di rifiuti trattati giornalmente dipende dalle modalità di raccolta, si è passati da gestire 282 isole ecologiche alla raccolta singola di 10 mila utenze domestiche e 2580 non domestiche. E’ ovvio che i tempi di lavorazione siano superiori, e visto che le isole ecologiche nel mese di febbraio e nei primi giorni di marzo sono state utilizzabili ritengo che a fine marzo la quantità di rifiuti gestita dagli operatori scenderà ulteriormente perché non ci sarà più l’effetto ‘velocità’ della raccolta tramite isole ecologiche, ci saranno quindi più zone della città che non verranno servite secondo il calendario settimanale e sempre più persone troveranno il mastello ancora pieno a fine giornata.
Rifiuti indifferenziati
Terza considerazione: i rifiuti urbani non differenziati a marzo ammontano a 149,9 tonnellate, in media 16,65 al giorno (24,92 a febbraio 2019, pari al 33% in meno, -49,54% rispetto a febbraio 2018). La diminuzione è dovuta alla rimozione delle isole ecologiche, ma anche dal fatto che dal 1° marzo i centri di raccolta della Teknoservice in regione Artallo e in via Argine Sinistro non accettano più i rifiuti indifferenziati.
Quindi tutti coloro che si sono recati per gettare i rifiuti indifferenziati non hanno potuto e sono dovuti tornare a casa con il loro sacchetto pieno.
È ovvio che se per 9 giorni non vengono accettati i rifiuti non differenziati nei centri di raccolta, in proporzione ci saranno più rifiuti differenziati rispetto agli indifferenziati, ma non ne è diminuita la produzione da parte della cittadinanza. Questi rifiuti sono semplicemente sparpagliati nelle case dei cittadini, nei mastelli esposti in strada e non ancora svuotati, in minima parte abbandonati per la strada o conferiti nei comuni limitrofi.
Pulizia strade
Quarta considerazione: i residui da pulizia strade a marzo 2019 sono stati 4,44 tonnellate, 0,48 tonnellate al giorno. A febbraio erano 0,88 al giorno e a febbraio 2018 ben 1,13. La quantità di strade e il numero di utenti non sono cambiati. Un crollo del -40% rispetto al mese precedente e del -57,52% da febbraio 2018 non può che indicare la riduzione delle attività di spazzamento delle strade.
Se non verranno attuate delle significative modifiche nelle modalità di svolgimento del servizio a breve avremo molta più spazzatura in casa e per la città su strade sempre più sporche”.