23 Novembre 2024 11:59

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23 Novembre 2024 11:59

Nuova Zelanda, strage moschee: dolore e condanna per Comunità Musulmani di Imperia. “Crimine d’odio figlio di clima di islamofobia”

In breve: "Iddio accetti i nostri sforzi e migliori le nostre intenzioni, nient'altro che la pace e l'amore possono essere strumenti e fini della nostra azione in questa vita".

“Un’azione abietta, un crimine d’odio figlio di un clima di islamofobia che viene propagato intenzionalmente da molti politici e media, una tempesta di violenza frutto di una semina d’intolleranza e razzismo“. Lo scrive in una nota Roberto Hamza Piccardo, portavoce della Comunità dei Musulmani di Imperia, a seguito dei tragici di fatti di Christchurch, in Nuova Zelanda, dove un 28enne australiano, Brenton Tarrant, ha seminato morte e terrore in due moschee, uccidendo a colpi d’arma da fuoco 49 persone, ferendone altre 20.

Nuova Zelanda, strage in moschea: “dolore e condanna” per la Comunità dei Musulmani di Imperia

49 animescrive Piccardo– hanno subito il martirio e lasciato il loro corpo, le loro famiglie, la loro comunità, altri stanno lottando contro la morte negli ospedali di Christchurch.

La Comunità dei Musulmani di Imperia ha sentito il dovere di riunirsi pubblicamente per testimoniare il suo dolore e condividere alla cittadinanza tutta la sua condanna per ogni gesto di violenza, ogni discriminazione religiosa, razziale ed ideologica.

Le Scritture ci insegnano che uccidere un uomo è come uccidere tutta l’umanità, salvarne uno è salvarla tutta.

Ogni giorno l’umanità intera è trucidata in cento guerre, da bombe e persecuzioni, sotto i nostri occhi di abitanti di questo mondo che i media hanno reso villaggio globale. L’informazione ci rende coscienti di quanto avviene e ci interroga su quanto dovremmo e potremmo fare per opporci ad ogni ingiustizia che si abbatte sul creato e sulle creature.

Iddio accetti i nostri sforzi e migliori le nostre intenzioni, nient’altro che la pace e l’amore possono essere strumenti e fini della nostra azione in questa vita”.

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