26 Dicembre 2024 01:59

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Imperia: alla scoperta del castello di Masino con l’Istituto Internazionali di Studi Liguri. “A metà ‘700 decorato con meridiani di tutti i tipi”/Foto e Video

In breve: A Palazzo Guarnieri la prima adunanza scientifica dell’anno 2019. Ospite, con una conferenza sul tema "Una passeggiata nel Castello di Masino", l’architetto Giuse Scalva.

Si è tenuta oggi, sabato 16 marzo, a Palazzo Guarnieri, a cura della sezione di Imperia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, la prima adunanza scientifica dell’anno 2019. Ospite, con una conferenza sul tema “Una passeggiata nel Castello di Masino”, l’architetto Giuse Scalva, già funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte, già direttore del compendio demaniale dell’Abbazia di Fruttuaria e vicedirettore del Castello Ducale di Agliè, realizzatrice dei “Quaderni dei Monumenti del Canavese” e attualmente direttore del Castello di Racconigi.

A seguire, per i soci della sezione di Imperia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, l’Assemblea generale per approvare l’attività e il bilancio consuntivi dell’anno 2018.

Gabriella Stabile Re (presidente Istituto)

“Abbiamo chiamato l’architetto Giuse Scalva, funzionario della Sopritendenza dei Beni Architettonici del Piemonte, oggi in pensione, per parlarci del castello di Masino. L‘adunanza scientifica è, come sempre, aperta alla cittadinanza.

Oggi è anche l’occasione per l’assemblea dei soci dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri. La sezione di Imperia è molto attiva, organizziamo molte iniziative, il bilancio purtroppo non è molto buono, quest’anno è negativo. Abbiamo però molta fiducia nei nostri soci e sui tanti volontari, io per prima, per continuare con un’attività sempre molto presente nella città”.

“Il castello si trova in Piemonte, esattamente in provincia di Torino, vicino a Ivrea. E’ un bene Fai, il Piemonte ha soltanto due castelli proprietà Fai, quello di Manta, in provincia di Cuneo, e questo questo di Masino. E’ l‘unico castello che è stato acquistato e acquisito tra le proprietà Fai e poi gestito.

Io mi sono occupata del castello di Masino come funzionario della Soprintendenza ai Monumenti. Ho curato una serie di restauri con finanziamenti del Ministero dei Beni Culturali.

La famiglia Valperga di Masino è una delle famiglie più importanti nell’ambito delle nobiltà piemontesi, ha avuto dei personaggi importanti, vicerè, abati, ambasciatori. Quello che emergerà dal mio racconto è il far vedere che tutto il castello, a metà ‘700, fosse decorato con una serie di meridiani di tutti i tipi. Un modo di segnare, di leggere l’ora, a seconda delle varie conoscenze dell’epoca.

Alcune si sono conservate abbastanza bene, alcune sono state perse, altre ritrovate nel corso dei lavori di restauro. Il mio intervento, qui, oggi, è una sorta di passeggiata lungo 10 anni di lavoro per far conoscere anche fuori dal Piemonte un bene di grande rilevanza e spero che questo mio racconto possa incuriosire il pubblico e portare a Masino dei nuovi visitatori”.

Arch. Giuse Scalva

Il castello di Masino (dal sito dei Fai)

Da oltre mille anni, il Castello di Masino domina la vasta piana del Canavese da un’altura antistante la suggestiva barriera morenica della Serra di Ivrea, paesaggio intatto e infinito. Questa posizione strategica costò al maniero frequenti contese, ma il nobile casato dei Valperga, che tradizione vuole discendente da Arduino, primo re d’Italia, ne mantenne il possesso fin dalle origini, documentate già nel 1070.

Nel corso dei secoli l’illustre famiglia convertì il Castello in residenza aristocratica, poi in elegante dimora di villeggiatura. A raccontare questo glorioso passato sono i saloni affrescati e arredati con sfarzo, le camere per gli ambasciatori, gli appartamenti privati, i salotti, le terrazze panoramiche: un raffinato sfoggio di cultura sei e settecentesca che trovò espressione anche negli ambienti dedicati alla celebrazione del sapere, come la preziosa biblioteca che conserva più di 25mila volumi antichi.

Intorno, un monumentale parco romantico con uno dei più grandi labirinti d’Italia, un maestoso viale alberato, ampie radure e angoli scenografici che a primavera si inondano di eccezionali fioriture.

 

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