Veglia di preghiera, questo pomeriggio, per la Comunità Musulmani di Imperia, a seguito dei tragici di fatti di Christchurch, in Nuova Zelanda, dove un 28enne australiano, Brenton Tarrant, ha seminato morte e terrore in due moschee, uccidendo a colpi d’arma da fuoco 49 persone, ferendone altre 20.
Nuova Zelanda, strage in moschea: veglia di preghiera a Imperia
Circa 70 musulmani si sono ritrovati nel centro di Oneglia, a pochi passi da via Vieusseux, per una veglia di preghiera. Davanti a 49 lumini il portavoce della Comunità, Roberto Hamza Piccardo, ha letto i nomi delle vittime, commerandone la scomparsa.
Roberto Hamza Piccardo
“Ci siamo riuniti per commemorare i morti della Nuova Zelanda, 49 persone uccise barbaramente in un luogo di culto, dove erano andate per pregare il loro Signore – ha dichiarato Roberto Hamza Piccardo – Un tragedia grande che si aggiunge alla tragedie che quotidianamente colpiscono l’umanità e la nostra comunità in particolare. Abbiamo ricordato la persecuzione contro gli Uiguri, i Rohingya, quello che succede in Palestina, Iraq, Siria.
Tutto è successo in un paese pacifico, contro una comunità che non si aspettava assolutamente niente del genere. Non c’era guerra, non c’erano minacce, una comunità pacifica che non aveva mai dato segni di estremismo in nessuna maniera. E’ stato uno choc pesante per tutti noi.
Abbiamo voluto testimoniare la nostra solidarietà, non tanto per le vittime, che per quanto ci riguarda sono già presso Dio e non hanno nessun problema, quanto per le loro famiglie e per la comunità tutta della Nuova Zelanda che subito uno choc tremendo”.
Il ricordo delle vittime
