Il suo nervosismo ha insospettito gli uomini della squadra mobile di Imperia che lo avevano fermato a bordo della sua auto durante un’attività di controllo dedita al contrasto dello spaccio degli stupefacenti. È così finito in manette Raimondo Diego, 37enne imperiese, incensurato, trovato in possesso di oltre 160 grammi di hashish.
Gli agenti del vice questore Giuseppe Lodeserto lo hanno invitato a scendere dall’auto e quando hanno effettuato la perquisizione personale lo hanno trovato con 6 “pezzi” di hashish confezionati e pronti per lo spaccio. È scattata così la perquisizione a casa dell’uomo, che abita con i genitori, che ha permesso ai poliziotti di rinvenire altri 155 grammi di sostanza stupefacente in un cassetto della sua stanza, oltre a 1400 euro, e procedere all’arresto dell’uomo con l’accusa di spaccio di droga.
L’uomo è comparso, questa mattina, dinnanzi al giudice monocratico Chiara Bosacchi che ne ha convalidato l’arresto, così come chiesto dal pubblico ministero Tiziana Berlinguer, disponendo l’obbligo di firma quotidiano presso un presidio di polizia. Il legale dell’uomo ha sostenuto che i soldi trovati erano frutto di una vincita al videopoker e che la sostanza stupefacente era per uso personale.
“Il mio cliente aveva fatto scorta dopo la vincita al video poker – ha sostenuto in aula il legale – si tratta di una persona incensurata e all’interno dell’abitazione non sono stati trovati i classici accessori dello spacciatore come bilancini o altro. A seguito della vincita ha fatto la scorta personale”.
In attesa dell’esito delle analisi dell’Arpal sulla sostanza rinvenuta, il processo è stato rinviato a maggio per la discussione e la sentenza.