24 Dicembre 2024 14:11

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Diano Marina: linea ferroviaria Genova – Ventimiglia, critico l’ex vice sindaco Elio Novaro. “Obsoleta, il raddoppio è vitale per lo sviluppo del ponente”

In breve: Così in una nota stampa l'ex vice-sindaco di Diano Marina, Elio Novaro, in merito alla situazione in cui versa la linea ferroviaria Genova - Ventimiglia

“Pochi conoscono la storia della linea ferroviaria Genova – Ventimiglia. Eccola. Nasce nel 1856 ed il progetto prevede la sua costruzione in tre fasi – Così in una nota stampa l’ex vice-sindaco di Diano Marina, Elio Novaro, in merito alla situazione in cui versa la linea ferroviaria Genova – Ventimiglia.

Linea ferroviaria Genova – Ventimiglia: l’intervento dell’ex vicesindaco di Diano Marina, Elio Novaro

Il primo tratto (anno 1856) viene realizzato da Genova a Voltri; mentre il secondo, da Voltri a Savona è inaugurato nell’anno 1868. Quattro anni dopo, nel 1872, vede la luce la Savona – Ventimiglia. Tutta la linea è a binario unico. Solo verso la fine del secolo scorso si da il via ai lavori di ammodernamento della linea ferroviaria.

Infatti la Genova – Albenga, di Km. 77, viene convertita a doppio binario – ad eccezione di piccoli tratti – mentre nel corso dell’anno 2000 viene aperta la tratta Ventimiglia – Andora di km. 54.

Contemporaneamente, spostando a monte il nuovo tracciato, vengono realizzate le nuove stazioni ferroviarie di Imperia e Diano.

Affinchè la Genova – Ventimiglia, di km. 144, sia tutta a doppio binario, sarà necessario che si realizzi il tratto Andora – Albenga di km. 13. Ma, sia ostacoli burocratici che politici, causati in prevalenza da interessi di campanilismo locale, bloccano e ritardano il modernamento di questa opera, estremamente vitale sia per lo sviluppo del ponente ligure, che per il collegamento veloce merci/passeggeri con la vicina Francia.

Mentre da tempo, in buona parte del territorio nazionale, i treni viaggiano su linee ad alta velocità, la Liguria, ed in specie la Riviera di Ponente, deve ancora fare i conti con una linea ferroviaria obsoleta, non certamente degna del nostro importante e apprezzato territorio.

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