“Quali erano le condizioni del mare? Tali condizioni avrebbero consentito l’acceso in acqua ai bagnini a fini di salvamento?“. E’ questo il quesito formulato dal giudice monocratico Laura Russo, al quale i due periti, nominati oggi dal Tribunale, saranno chiamati a rispondere, nell’ambito del processo che vede sul banco degli imputati i due ex bagnini del “Papeete Beach”, Caterina Pandolfi e Aldo De Notaris, difesi dall’avvocato Erminio Annoni, accusati di omicidio colposo a seguito della morte di Mauro Feola, avvenuta il 25 luglio del 2015 nelle acque antistanti il noto stabilimento balneare sul lungomare di Oneglia.
Processo Morte Mauro Feola: nominati i periti del Tribunale
Il Tribunale ha nominato due periti, Angelo Doria, Tenente vascello a capo del Quinto Nucleo Operatori Subacquei, Guardia Costiera Genova, e Giorgio Quintavalle, responsabile nazionale settore salvamento della Federazione Italiana Nuoto.
Erminio Annoni, legale difensore dei due bagnini, ha nominato, quale perito di parte, Alessandro Ballarè, trainer subacqueo; Sabrina Tallone, responsabile civile dello stabilimento Papeete Beach ha nominato Raffaele Perrotta, presidente nazionale Fisa ; Maria Grazia Acquarone, legale della famiglia Feola, ha nominato Dario Pezzini, dell’ufficio presidenza società nazionale salvamento.
I periti, che daranno il via ai lavori oggi, mercoledì 27 marzo, alle ore 14, presso la spiaggia Papeete Beach, dovranno rispondere al quesito posto dal giudice Laura Russo: “Quali erano le condizioni del mare? Tali condizioni avrebbero consentito l’acceso in acqua bagnini a fini di salvamento?”.
L’udienza è stata rinviata al 12 giugno per l‘audizione dei periti, mentre la discussione è stata già fissata per l’8 luglio.