Imperia – L’arresto di Claudio Scajola ad opera degli uomini della Dia (Direzione investigativa Antimafia) di Reggio Calabria non ha soltanto scosso la cittadinanza e la politica imperiese, anche le mura della Questura di Imperia, in piazza Duomo, stanno tremando e non poco. Nell’occhio del ciclone ci sono finiti gli uomini e le donne della scorta dell’ex Ministro dello Sviluppo Economico, in forza alla Polizia di Stato, sotto protezione a distanza di anni dall’ultimo suo incarico istituzionale per alcune minacce ricevute.
Nelle intercettazioni pubblicate anche da ImperiaPost si evince in modo inequivocabile il ruolo attivo di alcuni uomini della scorta di Scajola negli spostamenti della moglie del latitante Amedeo Matacena, Chiara Rizzo, condannato a cinque anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa.
ImperiaPost si è recato in Questura ed ha intervistato il Capo di Gabinetto, il dott. Alessandro Asturaro.
Quali sono le azioni che il suo ufficio ha intenzione di intraprendere alla luce di questa vicenda e delle intercettazioni?
“Ho appreso dei fatti dai giornali, a noi non è stato comunicato nulla di ufficiale da parte dell’autorità giudiziaria. Al momento non vi è nessun avviso di garanzia o provvedimenti simili nei confronti degli agenti. Sicuramente sarà aperto un procedimento ispettivo per fare luce sulla vicenda”.
Cosa pensa di questi spostamenti anche all’estero degli uomini e donne della scorta?
“Ovviamente il mio ufficio non è mai stato informato di tali spostamenti, se lo avessi saputo nel giro di due minuti avrei rimosso gli agenti dal loro incarico. Però ora credo che sia opportuno verificare i fatti e poi prenderemo i provvedimenti disciplinari del caso”.