Nuova vita per l’ex sedime ferroviario nel territorio di Diano Marina. È questo il secondo progetto presentato questa mattina a Diano Marina, alla presenza del sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, il vicesindaco Cristiano Za Garibaldi e l’assessore regionale Marco Scajola, insieme a quello relativo alla costruzione di una nuova struttura polifunzionale sul Molo delle Tartarughe.
Entrambi gli interventi saranno finanziati dalla Regione Liguria attraverso il Fondo Strategico e verranno appaltati a settembre 2019 e conclusi entro il 2020.
Diano Marina: interventi di riqualificazione dell’ex sedime ferroviaria dall’ex passaggio a livello all’ex stazione
Come seguito al primo intervento (dall’Evigno all’ex passaggio a livello Via Santa Caterina/Via Cesare Battisti) presentato poco più di un mese e interamente finanziato dal Comune, che è ormai alla fase di appalto e in tempi brevi e verrà cantierizzato e terminato entro fine luglio, l’Arch. Sergio Raimondo di Sanremo ha presentato il secondo degli interventi di rigenerazione urbana (dalla ex Stazione FS all’intersezione con Via Villebone) che consentiranno la ricucitura tra le due parti di Diano Marina, prima separate dal tracciato ferroviario.
Pur essendo concettualmente molto simile al primo intervento, quanto progettato per il sedime prospicente la ex stazione consentirà di recuperare oltre 200 posti auto in superficie. Lo spostamento dei parcheggi e della viabilità consentirà anche la riqualificazione di Piazza Mazzini e via Agnese come zona mista (pedonale, ciclabile, carrabile ZTL) oltre che la ricucitura con via Capocaccia.
L’intervento è inserito nel più ampio progetto della Ciclopedonale del ponente ligure per la quale la Regione sta svolgendo un ruolo di coordinamento con Ferrovie dello Stato (proprietaria delle aree) ed i Comuni di Imperia, Diano Marina, San Bartolomeo al Mare, Cervo ed Andora.
Grazie al finanziamento di 630 mila euro della Regione Liguria, dal fondo strategico, a cui si andranno ad aggiungere 70 mila euro stanziati dal Comune di Diano Marina, l’ex sedime ferroviario sul territorio di Diano Marina, rimasto “abbandonato” a seguito dello spostamento a monte della linea ferroviaria, avrà una nuova vita.
Cristiano Za Garibaldi
“L’abbandono dei sedimi da parte delle ferrovie, con il consequenziale spostamento della tratta ferroviaria a nord, evidentemente ha lasciato una ferita aperta sul territorio.
Non è soltanto una ferita se la sai gestire. L’abbiamo trasformata oggi in una opportunità, grazie a progettazioni di rigenerazione urbana e di riqualificazione che consistono in nuove forme di viabilità, di pedonalizzazione di ciclabili e di zone miste (zone pedonali, ciclabili e carrabili), chiamate “zona 30″. In questo modo predisponiamo la città ad accogliere anche l’arrivo della ciclabile tirrenica.
Diano Marina si deve predisporre ad accogliere un turismo ciclabile che possa penetrare anche all’interno della città e non soltanto vederselo passare davanti.”
Marco Scajola
“È una giornata importante per Diano Marina, perché si mettono in cantiere progetti su cui si lavora da molto tempo per la rigenerazione urbana. Attraverso il fondo strategico regionale possiamo sostenere gli interventi che i Comuni in parte finanziano, pronti ad essere cantierizzati.
La Regione interviene per sostenere le opere pubbliche del Comune di Diano Marina, finanziando due interventi per un totale di 2 milioni 430 mila euro. In particolare, il primo da 1 milione e 800 euro (per la struttura polivalente) e il secondo da 630 mila euro (per la riqualificazione dell’ex sedime ferroviario)”.