Convalidato il fermo per Okundaye Osas Lawrence, il 34enne nigeriano, fermato a Ventimiglia nel pomeriggio di ieri, ritenuto responsabile della morte di un neonato, a Genova, a causa di un’operazione per praticare la circoncisione.
L’uomo, difeso da Tito Schivo, accusato di omicidio preterintenzionale e di esercizio abusivo della professione medica, è comparso questa mattina, in Tribunale a Imperia, davanti al Gip Massimiliano Rainieri, avvalendosi della facoltà di non rispondere.
A seguito dell’udienza, il 34enne è stato nuovamente trasferito al carcere di Sanremo. L’inchiesta per ricostruire la vicenda proseguirà a Genova.
Neonato muore dopo circoncisione: convalidato il fermo del presunto responsabile
Okundaye Osas Lawrence, presunto “Santone”, è sospettato di essere l’autore materiale dell’operazione che ha portato alla morte di un neonato a Genova, in un appartamento in zona Quezzi, nella notte tra il 2 e il 3 aprile. Insieme a lui, durante l’operazione, avvenuta la mattina precedente, c’erano la mamma del bambino, Maria Aneton, 25enne, e la nonna, Katerine Aigbidion, 45enne, entrambe nigeriane.
Durante la notte, il bambino avrebbe iniziato a stare male e la mamma e la nonna del piccolo avrebbero contattato il 34enne preoccupate. Sarebbe stato questo, secondo gli inquirenti, a far tentare all’uomo di varcare il confine.
Le due donne avrebbero chiamato i soccorsi solo dopo aver tentato di tamponare il flusso di sangue. Ormai, però, era troppo tardi per il neonato di appena un mese e mezzo. Madre e figlia avrebbero raccontato di aver praticato la circoncisione per ragioni culturali. Dopo un lungo interrogatorio in Questura a Genova, sono state arrestate entrambe le donne.
Osas Lawrence è stato fermato in stazione a Ventimiglia dalla Polfer, mentre si trovava a bordo di un treno diretto in Francia, insieme alla moglie e ai 3 figli.