“Picchiava, minacciava e costringeva l’ex convivente a subire atti sessuali”. È questa la drammatica vicenda sfociata nel processo che questa mattina sarebbe avrebbe dovuto concludersi davanti al collegio composto dai giudici Trevia, Botti e Aschero (PM dott.ssa Pradella), ma che al contrario è stato rinviato per il subentro di un un nuovo legale per l’imputato, M.E., un 32enne marocchino.
Accusato di violenza sessuale, 32enne a processo in Tribunale
Il 32enne (difeso dall’avvocato Giovanni Ferrando) è accusato di violenza sessuale, lesioni personali e minacce, ai danni dell’ex convivente, 30enne, italiana. I fatti risalgono ai mesi di settembre-ottobre 2017.
Durante quel periodo, il 32enne avrebbe più volte esercitato violenza sull’ex convivente. In particolare, in un’occasione, mentre si trovavano nell’abitazione della donna, l’imputato l’avrebbe trascinata in camera da letto, picchiandola e offendendola, costringendola poi a subire atti sessuali contro la sua volontà. L’uomo avrebbe poi scaraventato a terra degli oggetti e rotto con un martello lo schermo del televisore, minacciando la 30enne, affermando che, se lei lo avesse denunciato, lui avrebbe “trovato il modo di fargliela pagare”.
Successivamente, il 32enne avrebbe tentato di riallacciare i rapporti con la donna, scrivendole numerosi messaggi attraverso Facebook e sul suo numero di telefono. In un’occasione, l’uomo si sarebbe avvicinato a lei mentre si trovava alla stazione ferroviaria di Ventimiglia. In un altro momento, invece, si sarebbe presentato di notte sotto l’abitazione della 30enne, citofonando insistentemente e urlando.
L’ex convivente si sarebbe quindi trovata costretta a cambiare le sue abitudini di vita, temendo per la propria incolumità.