Imperia – “Quante prostitute, da strada devono ancora essere sfruttate, rese in schiavitù, rapite, drogate, compravendute, seviziate e uccise da clienti o protettori appartenenti a organizzazioni criminali varie, nazionali e internazionali, prima che ci si decida ad aprire case di appuntamento legalizzate, come avviene in buona parte del Mondo e d’Europa? Qualcuno pensa davvero che il ‘mestiere’ più antico al mondo possa uscire dalla sfera di interesse dell’animo umano grazie a qualche normativa ‘politicamente corretta’?“. Così dichiara Adriano Ragni, Segretario Provinciale della Lega Nord a Imperia.
“In questo momento è in atto, in Italia, una consultazione referendaria che vuole andare oltre i partiti, che propone l’abolizione della Legge Merlin, disposizione che a suo tempo determinò la chiusura delle case di appuntamento, una legge che ha oggettivamente fallito nel suo intento. Mi permetto di invitarvi a riflettere se non sia il caso di farsi coraggio e andare a sottoscriverlo: io l’ho fatto. Quello che sta succedendo è triste cronaca di ogni giorno sotto gli occhi di tutti, lo vogliamo vedere o vogliamo continuare a girarci dall’altra parte? Dobbiamo forse aspettare che ce lo chieda, per pietà, Papa Francesco?“, aggiunge.
“La legalizzazione e organizzazione dal punto di vista anche fiscale di questa pratica, non sarà forse la soluzione perfetta per ogni tipo di crimine legato a questo ambiente, si scontra con la nostra cultura cattolica e la nostra educazione perbenista, ma obiettivamente può migliorare la qualità della vita a molte persone. Sia a quelle che scelgono di vivere in prima persona determinate esperienze di vita, sia a quelle che le subiscono tutti i giorni e tutte le notti nei quartieri delle loro città“, conclude Adriano Ragni, Segretario Provinciale della Lega Nord a Imperia.
C.S.