È tornata oggi a scuola, all’Istituto Marconi di Imperia, la preside Anna Rita Zappulla, arrestata sabato scorso dai Carabinieri, con l’accusa di peculato, e scarcerata nella giornata di ieri, dopo che il Gip del Tribunale di Imperia, Massimiliano Rainieri, non ha convalidato l’arresto, derubricando il reato a peculato d’uso.
Dopo la scarcerazione, la preside Zappulla torna a scuola
La 62enne, difesa dall’avvocato Andrea Rovere, era stata arrestata dai Carabinieri sabato 13 aprile con l’accusata di aver utilizzato impropriamente l’auto della scuola per circa due mesi. In particolare, l’arresto era avvenuto al rientro dalla Francia, dove la Zappulla ha spiegato di essersi recata per discutere con una collega dei finanziamenti Pon.
Dopo la scarcerazione di ieri, la preside ha potuto far ritorno alle sue scuole, in particolare all’Istituto Marconi di Imperia.
“Chi era contrario [all’arresto] ha osannato – ha affermato la Zappulla in un’intervista al TGR, commentando l’accoglienza al suo ritorno a scuola – chi era favorevole no”.
“È stata una crescita – ha spiegato parlando della sua esperienza in carcere – sono stata supportata dalle detenute, mi hanno trattato come una persona di famiglia“.
In merito all’auto, la preside ha confermato di averla utilizzata a seguito di un grave incidente stradale che l’ha vista protagonista. “La mia auto è distrutta – ha spiegato – per sapere come si conclude la pratica dell’assicurazione non ho potuto prenderne altre. Ho utilizzato quell’auto a mie spese, anche negli spostamenti di servizio, per spostarmi da una parte all’altra”.
La Zappulla ha aggiunto che anche sabato scorso, giorno dell’arresto, stava utilizzando l’auto per motivi di servizio, essendosi recata a Mentone per non perdere i finanziamenti Pon.
“Nella fatidica giornata di Mentone – ha affermato la preside – dovevo andare a lavorare per non perdere i finanziamenti Pon per la scuola”.