“Quella donna mi ha fatto molto male. A me alla mia famiglia”. Così si è sfogato in Tribunale a Imperia, M.A., 48 anni, parte civile nel processo che vede sul banco degli imputati una donna di 52 anni, P.G., accusata di calunnia. Il 48enne è stato denunciato due volte dalla donna, per maltrattamento di animali, violenza privata e molestie, subendo due processi al termine dei quali è stato assolto. Da qui la denuncia per calunnia verso la 52enne e il conseguente processo che lo vede questa volta nelle vesti di vittima.
Imperia: processo per calunnia a una 52enne
Davanti al giudice Laura Russo il 48enne, che oggi vive all’estero, in Inghilterra, ha raccontato il suo calvario, iniziato nel 2010.
“Nei pressi dell’azienda dove lavoravo, nell’entroterra di Imperia, c’era una colonia di gatti gestiti da una donna del posto. Defecavano dappertutto. Le chiesi di intervenire, ma le cose non cambiarono. Qualche tempo dopo mi ritrovai di nuovo a dover pulire tutti questi escrementi e sotto uno di questi trovai un verme. Le parlai di nuovo, le dissi che poteva essere un pericolo anche per la salute visto che nei pressi c’erano anche aziende che producevano beni alimentari. Litigammo e decisi di toglierle la confidenza. La vidi farmi un gesto con la mano, tipo ‘te la faccio pagare’.
Da lì è iniziato il mio calvario. Nelle settimane successive la sentii urlare, per strada, ‘maledetti, mi avete avvelenato i gatti’. Mi dissero che ce l’aveva con me. Mi accusava in continuazione, davanti a tutti. Per questo decisi di recarmi dai Carabinieri per segnalare la cosa. Mi dissero ‘ma come, non sai che ti ha denunciato?’.
Nel corso degli anni mi ha denunciato a Carabinieri, Polizia e Forestale, per maltrattamento di animali, per violenza privata e per molestie. Ho subito due processi, al termine dei quali sono stato assolto. E’ stato dimostrato che nessuna delle accuse che mi erano state mosse corrispondeva al vero. Sono stato denunciato anche per atti osceni in luogo pubblico. Ho subito una perquisizione domiciliare della Polizia. Mi hanno sequestrato i computer. Quella denuncia è stata archiviata.
Le sue denunce hanno avuto forti ripercussioni sulla mia vita. Mi ero addirittura comprato un orologio che poteva fare delle registrazioni. Vivevo sempre sul chi va là. Quella donna ha fatto molto male a me e alla mia famiglia. Ho dovuto pagare due processi e sono stato dipinto come un mostro sui giornali. Addirittura in Inghilterra, dove sono andato a vivere, i primi tempi mi chiedevano dei gatti. E’ stato davvero terribile”.