Svolta nelle indagini sulla morte di Silvia Crosetto, 44enne torinese, trovata senza vita lo scorso 14 luglio all’altezza del passo del Ginestro, a Cesio.
Secondo fonti interne alla Procura, il Pm titolare dell’inchiesta, Enrico Cinnella della Porta, avrebbe iscritto nel registro degli indagati un uomo di nazionalità italiana con l’accusa di omicidio colposo.
Secondo quanto trapela, la donna non avrebbe perso la vita a causa di un investimento, come ipotizzato in un primo momento. I nuovi sviluppi dell’inchiesta sarebbero il risultati di evidenze testimoniali.
Nel frattempo gli inquirenti restano in attesa dei risultati delle analisi dei Ris di Parma sugli indumenti della Crosetto.
Il ritrovamento del cadavere
Il 14 luglio la 44enne è stata ritrovata morta con una profonda ferita alla testa all’altezza del passo del Ginestro, a diversi metri di distanza dall’auto, quest’ultima lasciata con la portiera aperta e le chiavi inserite. A dare l’allarme è stato un automobilista di passaggio che, vista la donna riversa a terra, ha subito chiamato i soccorsi. Per la Crosetto, però, non c’è stato nulla da fare.
L’avvio delle indagini
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la Crosetto si trovava in vacanza in Liguria, nel savonese, e quel giorno stava rientrando a casa, dirigendosi in auto verso Torino.
I Carabinieri stanno lavorando per ricostruire i momenti immediatamente precedenti e successivi alla morte della 44enne, in particolare hanno visionato i filmati delle telecamere presenti nelle zone limitrofe e raccolto le testimonianze di tutti coloro che risulta siano transitati dal luogo del decesso.
Nel frattempo, si scava anche nel passato della donna, insegnante a Torino.
I risultati dell’autopsia
Sulle cause della morte permangono ancora molti dubbi. Determinante potrebbe essere il referto finale dell’autopsia, disposta il giorno stesso del ritrovamento del cadavere e già eseguita.