Tornano sotto i portici di Oneglia gli attivisti animalisti, come ogni mese. Questa volta il tema è incentrato sulla Pasqua, essendo la vigilia, festività in cui, tradizionalmente, si mangia l’agnello.
Animalisti sotto i portici di via Bonfante
Per sensibilizzare le persone sui diritti degli animali e, in particolare, per informare le persone sull’elevato numero di capretti e e agnelli che, ogni anno in questo periodo, vengono uccisi in occasione della Pasqua, un gruppo di animalisti si è ritrovato questa mattina in via Bonfante “armato” di cartelli e volantini.
Giulia Tassone
“Siamo qui ogni mese per dare voce agli animali che non hanno voce per difendersi. Come sappiamo tutti capretti e agnelli in questo periodo vengono uccisi più del solito. Siamo qui per far riflettere le persone, per sensibilizzarle e informarle liberamente.
Ci sono tante persone che hanno smesso di mangiare capretti e agnelli, però dobbiamo ricordarci che tutti gli animali sono uguali, e tutti vogliono vivere liberi.
Si può festeggiare e mangiare bene senza uccidere gli animali. Parliamo di 55 miliardi di animali terrestri uccisi ogni anno, senza contare gli animali marini. Tanti passanti dicono che non mangiano più gli agnelli perché gli fanno tenerezza, perché sono cuccioli. Questa è una cosa positiva, però in realtà tutti gli animali che mangiamo sono poco più che cuccioli e tutti hanno il diritto di vivere la propria vita, indipendentemente dalla specie”.