25 Dicembre 2024 06:28

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Simone Cavazzoni canta Imperia in memoria dei nonni. “Da bambino trascorrevo qui l’estate, fa parte della mia vita”/La storia

In breve: Simone, con il suo progetto "I Tristi", parteciperà quest'anno al Concertone del Primo Maggio a Roma. 

Il suono delle onde, il riverbero della luce che riflette sul mare, le scalinate che portano alla spiaggia e quelle estati che, da bambini, sembrano non finire mai.

Tutto questo, e molto di più, è nella nuova canzone de “I Tristi”, intitolata proprio alla città di Imperia, dove l’artista, Simone Cavazzoni, da piccolo trascorreva lunghe giornate estive con i nonni.

Simone, 26enne di Sestri Levante, è in tour con Leo Pari, cantautore e tastierista dei “Thegiornalisti”, e parteciperà quest’anno al Concertone del Primo Maggio a Roma. 

Scopriamo insieme cosa l’ha spinto a scrivere una canzone proprio sulla nostra città.

“I Tristi”: l’intervista a Simone Cavazzoni

Come mai Imperia è finita nelle tue canzoni?

“Sono ligure, di Sestri Levante. Da piccolo andavo molto spesso dai miei nonni che avevano una casa a Porto Maurizio. Ho molti ricordi d’infanzia del mare a Imperia, specialmente di una grande scalinata per scendere alla Marina. Con i nonni contavamo i gradini.

Mio nonno ora non c’è più e la casa è stata venduta. Non ritorno a Imperia da quando avevo circa 7 anni, quindi mi è rimasta una grande suggestione del passato. Un po’ ho il timore di tornare perché vorrei ricordarmela così. Ho tutti ricordi bellissimi, fa parte della mia vita. Ora vivo a Milano e, anche se si tratta di un altro tipo di paesaggio, sto subendo fascino delle periferie.

Sono molto legato a Imperia, anche perché i miei genitori si sono conosciuti proprio lì, alla spiaggia, e stanno ancora insieme”.

Quali immagini rievochi?

“Nella canzone parlo per immagini, con richiami a Imperia.

Ho aggiunto anche dei richiami alla leggenda metropolitana che mi raccontavano. Ovvero si diceva che in una casa c’era stato un omicidio e se si fosse guardato attraverso uno specchio stradale a fianco all’abitazione, si sarebbe potuto vedere un fantasma. Io ero molto curioso, ma non ho mai saputo di quale casa si trattasse. Chissà se si dice ancora.

Parlo anche delle “scale dei pazzi”, così come le chiamavamo con i miei nonni.

Parlo anche di altro, in particolare di quello che pensavo sarebbe stata la mia vita. Con un po’ di nostalgia.“.

Perché “I Tristi”?

“Si tratta del mio progetto artistico da solista, completamente indipendente.  Sono io nascosto dietro un nome plurale. In realtà il nome è nato nel 2008, ma l’ho tirato fuori solo poco tempo fa. La caratteristica è che la produzione delle canzoni è fatta in casa, sono arrangiate, scritte e composte da me.

Per le esibizioni in live mi accompagnano alcuni musicisti. In particolare, la formazione per il concerto del Primo Maggio sarà insieme a Elena, bassista, e Alex, batterista.

Il pezzo su Imperia l’ho iniziato a casa mia e l’ho concluso insieme a Michele Canepa, tastierista.

Il nome “I Tristi” è un omaggio al sentimento tristezza perché ci permette di apprezzare di più i momenti di felicità. Uso i momenti di tristezza per trasformarli in qualcosa di positivo nelle canzoni”.

C’è un genere musicale in cui ti rispecchi?

“Non amo definirmi. Sono partito dal punk rock e suonavo già indie prima dell’esplosione di adesso. Intendo “indie” come musica autoprodotta, come suono sporco, senza molte risorse per arrangiamento e video. Sono molto felice che ora questo genere sia in voga, credo sia uno dei periodi più belli della musica italiana recente, perché ha aperto le porte anche a chi ha pochi soldi, basta l’emozione.

Anche i video li creo io, sia per me che per altri artisti, girandoli con il telefonino volutamente, perché mi piace usare uno strumento “lo-fi”.

Emozioni in vista del Concertone del Primo Maggio a Roma?

“Sarà la prima volta. Porteremo “Palazzi”, il primo pezzo uscito con il progetto “I Tristi”. Sono emozionato perché sono abituato a suonare in pubblico, ma non davanti a tutte quelle persone. Il concerto del Primo Maggio l’ho sempre guardato in tv, è uno dei festival più belli che ci sono, per me partecipare è un sogno. C’è molta adrenalina”.

Altri progetti?

“Sono in tour con Leo Pari, artista e tastierista dei Thegiornalisti. Lui è stato uno dei primi a credere in me e ha deciso di portarmi con lui, per “Hotel Califano” tour e “Twingo” tour”. È un’esperienza spettacolare”.

 

 

Ecco il video

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