“Si prendano provvedimenti, non siamo tutelati, vogliamo risposte!”. E’ scatatta questa mattina, al ritorno a scuola dopo le vacanze, la protesta degli studenti dell’Ipsia Marconi per il caso della Preside Anna Rita Zappulla, arrestata il 13 aprile scorso con l’accusa di peculato, per aver utilizzato impropriamente l’auto della scuola, e poi scarcerata, facendo regolarmente ritorno a scuola.
Gli studenti del Marconi di Imperia e della sede distaccata di Sanremo si sono riuniti davanti alla scuola, decidendo di non entrare per protesta e di chiedere un incontro al Provveditore Luca Lenti per avere chiarimenti in merito al futuro della dirigenza scolastica.
Presente, per solidarietà, anche una rappresentanza dell’Itis. All’arrivo a scuola della Preside sono partiti i fischi di protesta degli studenti.
Nel frattempo gli insegnanti dell’Ipsia si sono dimessi dagli incarichi dirigenziali, consiglio di istituto, così come gli studenti, rappresentanti di classe e rappresentanti di istituto.
Fischi alla preside all’arrivo a scuola
Leonardo e Davide (consulta provinciale studenti, ex rappresentanti Ipsia Imperia, dimissionari)
“Abbiamo deciso di manifestare per la legalità del Marconi, per il futuro dei ragazzi, perché non è possibile togliere i nostri strumenti di laboratorio per usi personali della nostra Preside. L’auto la utilizzavamo per tutte le pratiche che poi ci aspettano nel mondo del lavoro. Ad esempio tagliandi, lavori di manutenzione, diagnosi tramite computer.
Era la macchina dedicata al laboratorio, insomma. L’auto è rimasta nella nostra disponibilità sino a metà gennaio, fine gennaio. Dopodichè non l’abbiamo più potuta usare perché non era disponibile. Spiegazioni? Nessuna. Ci hanno dato un’altra macchina degli anni ’70, però non era possibile fare certi lavori”.
Come avete preso l’arresto della preside?
“Siamo rimasti colpiti. Ha fatto fare una brutta figura a tutte le scuole dove è dirigente, soprattutto nella nostra, perché la macchina era della nostra scuola. Si è fatto molto riferimento alla nostra scuola, perché il mezzo utilizzato era il mezzo della nostra scuola”.
Come avete reagito alla decisione della preside, una volta tornata a scuola, di destituire il vicepreside?
“Malissimo. Ci siamo rimasti molto male perché faceva andare avanti la nostra scuola, nel vero senso della parola. Se c’era un buon elemento era proprio il vicepreside. La Preside non era mai venuta ad augurarci buon inizio anno, come hanno fatto sempre tutti negli anni scorsi. Il vice Preside invece si è sempre presentato augurando buone feste, ad esempio, a casa e famiglia. E’ comunque una bella presenza, fa sempre piacere”.
Sentirete il Provveditorato?
“Volevamo delle spiegazioni sul reato contestato alla Preside, il peculato. L’arresto era esagerato, ma vorremmo che fossero presi dei provvedimenti. Una persona cui viene contestato un reato non può tornare subito in servizio e fare quello che vuole”.
Andrea Zanteschi (rappresentante Ipsia Marconi Sanremo)
“Ci siamo uniti alla protesta qui a Imperia perché la situazione così secondo noi non può andare avanti. Noi prima delle vacanze abbiamo seguito tutti gli eventi tramite le notizie, però volevamo venire qui a Imperia per essere tutti insieme e chiedere un appuntamento al Provveditore perché ci aggiorni realmente su come stanno le cose. Siamo sinceramente un pò stufi, perché ad un mese dall’esame noi di quinta non siamo molto contenti di subire queste cose. Vorremmo semplicemente avere dei chiarimenti. Nessuno di noi avrebbe voluto che succedesse quello che poi è accaduto, il carcere ecc…
Non ci stanno bene, però, le cose che sono successe dopo. Tutto quello che ha fatto la Preside secondo noi non ci tutela. Ha destituito il vice preside, qui a Imperia, trasferendo il nostro a Imperia e lasciando noi a Sanremo senza testa. Noi eravamo senza dirigenza sino a che non è uscita una circolare che ha nominato vice preside una nostra professoressa. Le cosi non possono andare avanti.
L’arresto a noi è sembrato un pò eccessivo, la non convalida sinceramente non saprei dire come stanno le cose. Abbiamo preso le notizie da fonti esterne. La macchina? Era qui a Imperia,, perché è la sede centrale. A Sanremo non abbiamo a disposizione l’auto, però penso che la nostra vice preside, la professoressa Alessandra Cerri, potesse utilizzarla per attività scolastiche.
A Sanremo i nostri insegnanti prima delle vacanze erano andati davanti al Provveditorato per una protesta simbolica. Oggi si sono tutti dimessi dalla proprie cariche, coordinatori di classe, referenti dell’alternanza, per mancanza di chiarezza, lasciando noi senza alcuni riferimento. Questo non ci tutela”.
Gianmaria Cirulli – rappresentante Itis
“Andare contro la Preside di questo istituto non rigurda noi direttamente. Ci sono però in ballo dei soldi pubblici, soldi che i nostri genitori e non solo versano. Non mi sembra giusto che una persona per bisogni propri ne debba fare uso. Una cosa completamente sbagliata e inaccettabile. Ritengo che, dal punto di vista di un 19enne, una persona del genere non debba più ricoprire una carica pubblica”.