Si è svolto questa mattina, venerdì 3 maggio 2019, l’incontro tra i rappresentanti dell’Istituto Marconi (dimissionari per protesta), sezioni di Imperia e Sanremo, e il Provveditore agli Studi Luca Lenti, a seguito della protesta messa in atto ieri dagli studenti, davanti alle rispettive sedi, per il caso della Preside Anna Rita Zappulla.
La dirigente, lo ricordiamo, era stata arrestata il 13 aprile scorso con l’accusa di peculato, per aver utilizzato impropriamente l’auto della scuola, e poi scarcerata, facendo regolarmente ritorno a scuola. La preside resta indagata per peculato d’uso.
Caso Zappulla: dopo lo sciopero gli studenti incontrano il Provveditore
Dopo lo sciopero di ieri, che ha visto la partecipazione della maggior parte degli studenti dell’Istituto Marconi, due rappresentanti, Andrea Zanteschi per la sezione di Sanremo e Daniele Marino per la sezione di Imperia, hanno chiesto un incontro con il Provveditore agli Studi per chiedere chiarezza sul caso riguardante la loro preside Zappulla.
A seguito dell’incontro, il Provveditore Lenti ha dichiarato: “Ho ascoltato i ragazzi, l’Ufficio Scolastico Regionale ha ben presente la situazione e sta valutando. Bisogna attende i tempi giudiziari”.
Gli studenti, da parte loro, sono sollevati di aver potuto finalmente avere alcune risposte sulla vicenda, ma si dicono preoccupati per il loro esame di Stato, che si avvicina sempre di più, in quanto, come loro stessi affermano “il clima a scuola non è dei migliori. I docenti si sono dimessi da tutti i loro incarichi e non abbiamo più nessun riferimento”.
Andrea Zanteschi, Istituto Marconi (sezione Sanremo)
“Il Provveditore è stato molto disponibile nell’ascoltarci, siamo molto contenti. Quello che noi abbiamo chiesto sono stati chiarimenti sulla situazione della nostra preside.
Nessuno ci aveva mai aggiornato sulla reale situazione. Con tutta l’umanità possibile, abbiamo fatto presente che cosa vediamo noi studenti dall’interno della scuola e dalla nostra parte.
Si è mostrato molto disponibile, ha capito perfettamente che cosa noi intendevamo. La sua risposta è stata che bisogna attendere i tempi giudiziari. Durante le indagini non si possono prendere dei provvedimenti.
Ci ha promesso che a tempi brevissimi la situazione verrà presa in considerazione, tenendo conto di tutto ciò che noi abbiamo fatto presente, sia oggi che in precedenza.
Siete preoccupati per l’esame di maturità?
Sicuramente l’esame di maturità è in se una fonte di stress, una cosa da non sottovalutare. Trovarci in questa situazione a poco meno di un mese non ci tutela, non è un bene. Non abbiamo le condizioni per poterlo affrontare con tutta la serenità necessaria.
Adesso aspetteremo, come ci ha detto il Provveditore, i tempi giudiziari e vedremo che cosa succederà, che provvedimenti verranno presi. A quel punto, se le cose non dovessero andare come noi speriamo, probabilmente ci saranno altri provvedimenti da parte nostra”.