Si è svolta oggi, presso il Museo Navale di Imperia, la presentazione della nuova app “Museo Navale di Imperia”, realizzata da Massimo Eordea, studente del quinto anno dell’ I.I.S G. Ruffini di Imperia.
Museo Navale: la nuova app
Dopo una prima versione, oggi è stato presentato un aggiornamento arricchito della lingua tedesca e della compatibilità col sistema iOS. I ragazzi della 3 B dell’Istituto Tecnico Turistico Hanbury del Ruffini hanno presentato l’intero progetto in lingua tedesca e italiana.
All’evento erano presenti Stefania Modesti, presidente del ICIT, Letizia Carpi e Armida Drago, coreferenti del progetto, Paolo Auricchia, preside dell’istituti I.I.S. G. Ruffini di Imperia e il sindaco Scajola.
Ha moderato l’evento la vice presidente dell’ICIT Lucia Diurno.
Claudio Scajola, Sindaco
“Abbiamo il dovere di creare le adeguate condizioni per i giovani, per un futuro lavorativo una volta terminato gli studi. Dobbiamo creare le condizioni per far si che turisti vengano nella nostra città e far vedere loro le cose più belle come il mare, la spiaggia, i musei e le ville aperte al pubblico. Altre saranno aperte in futuro – specifica il sindaco – come il Palazzo Pagliari al Parasio.
Si è deciso di realizzare un museo navale per poter raccogliere e raccontare storie importanti del rapporto tra la nostra città e il mare.
Il portale – parlando dell’applicazione – serve per aumentare la voglia delle persone di visitare Imperia. La prossima funzione che si potrà aggiungere sarà forse la lingua cinese. Nell’app erano presenti già le lingue francese e inglese, ma mancava quella tedesca, per noi più importante poiché la maggior parte dei turisti in visita sono di origine tedesche.
Altra idea potrebbe essere di introdurre un giorno di festa per i tedeschi, per dare un maggior rilievo al rapporto di amicizia con loro.”
Stefania Modesti, presidente ICIT
“Oggi per noi è stato importante siglare questa collaborazione fondamentale con la scuola, in particolare con l’Istituto Ruffini nell’ambito del progetto di alternanza scuola lavoro.
L’Icit veicola il valore dell’unione la cultura italiana e tedesca. Chi meglio dei nostri studenti, quindi, poteva farsi portavoce di questo messaggio?
I ragazzi durante questi mesi hanno lavorato attivamente con la lingua tedesca mettendo il loro impegno a servizio della comunità in ottica di service learning”.
Massimo Eordea
“È nato l’anno scorso come un progetto di alternanza scuola lavoro. Dopo aver presentato l’applicazione per la versione Android, quest’anno abbiamo voluto portare alla città di Imperia due grandi innovazioni tecniche.
L’approdo su nuove piattaforme tecniche IOS come gli Iphone e gli Ipad e l’introduzione della nuova lingua tedesca, la quale punta ad offrire un nuovo tour e una esperienza virtuale, gratuita, del nostro Museo Navale.
Come funziona?
Ogni visitatore, scaricando l’app, potrà accedere al Museo Navale, selezionare una lingua e visitarlo completamente selezionando per ogni sezione tutte le attrazioni che il Museo Navale può offrire. L’applicazione si chiama ‘Museo Navale di Imperia’”.
Armida Drago
“È un progetto che mi piace pensare e descrivere come un progetto in trasformazione. È nato come una semplice collaborazione, l’anno scorso è diventato una applicazione per sistemi Android.
Quest’anno grazie alla collaborazione con l’ICIT viene arricchita con la lingua tedesca, importante sul nostro territorio.
Oggi presentiamo anche il prototipo dell’applicazione per i dispositivi IOS. È un progetto in cui crediamo tanto e pensiamo possa avere ulteriori sviluppi futuri.
È un progetto che piace ai ragazzi e soprattutto raccoglie tutte le competenze europee, da quelle alfabetica funzionale di base, a quella multilinguistica, a quella digitale e anche quella di cittadinanza e costituzione, perchè si sviluppa in servizi alla cittadinanza da parte delle scuole”.
Letizia Carpi
“Vorrei fare un in bocca al lupo ai miei ragazzi che ci hanno messo tantissimo impegno”.
Alexander Moriano
“Dopo scuola ci fermavamo per svolgere i lavori di traduzione. Siamo stati aiutati dall’insegnante Bianca Grommel per le traduzioni. Le abbiamo svolte in modo buono.
È da poco che facciamo tedesco, c’è stato qualche problema nel tradurre le frasi, per trovare bene tutti complementi e tutto. Però è andata bene”