16 Novembre 2024 02:18

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16 Novembre 2024 02:18

IMPERIA DAMS FESTIVAL 2014 – MERCOLEDI’ 14: LABORATORIO TEATRALE DEL TEATRO IMPERTINENTE E IL PARCHEGGIO DELLE NUVOE

In breve: Mercoledì 14 maggio IDfest si fa laboratorio teatrale con il Teatro Impertinente e Il Parcheggio delle Nuvole

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Imperia –  Il 14 maggio andrà in scena la terza giornata dell’Imperia Dams Festival, all’insegna del teatro e del divertimento.

Dalle ore 17 gli attori del Parcheggio delle Nuovole Christian Gullone e Valentina Di Donna, laureati al DAMS, porteranno il loro laboratorio di teatro contemporaneo “Flusso Teatrale” nell’aula-teatro Eutropia.

Tutti hanno il diritto di esprimersi e di comunicare i propri sentimenti – spiegano gli ideatori del laboratorio – la metodologia teatrale offre concrete possibilità a chiunque vi si accosti, con la garanzia di non essere giudicato, ma semplicemente incoraggiato ad agire e a liberarsi dei propri grovigli interiori. Il teatro è un mezzo per dialogare e confrontarsi con i paradossi della società. Può quindi portare voci ed evidenziare silenzi con un’azione che favorisce la riflessione sulle tante differenze che costituiscono la realtà”

Alle ore 21.00 andrà in scena una prima cittadina dal titolo “Gli spauracchi crescono nel vuoto”, spettacolo di teatro performativo nato dalla collaborazione vincente tra i ragazzi de Il Parcheggio delle Nuvole e del Teatro Impertinente. La performance è diretta e vissuta da Emanuele Morandi del Teatro Impertinente, Valentina Di Donna e Christian Gullone (anche autore di tutti i brani ed accompagnamenti musicali). La prima dello spettacolo è stata svolta all’apertura della rassegna teatrale nin – Nuove Interpretazioni il sabato sera del 29 marzo alla sala teatrale del Liceo Parentucelli di Sarzana, come apertura della rassegna diretta da Giovanni Berretta e organizzata dalla Compagnia Ordinesparso.

Durante lo spettacolo i tre “personaggi” affrontano le 5 fasi del lutto, ovvero : rifiuto, rabbia, negoziazione, depressione, e infine accettazione/accoglienza, il tutto sessanta minuti prima della fine del mondo.

“Ognuna di queste frasi corrisponde a quelle pensate da Elisabeth Kübler Rossche che nel 1970 ha elaborato un modello a 5 fasi, utile strumento per capire le dinamiche mentali più frequenti della persona a cui è stata diagnosticata una malattia terminale – queste le parole di Emanuele Morandi sulle tematiche dello spettacolo -Ma gli psicoterapeuti hanno constatato essere valido anche ogni volta che ci sia da elaborare un qualsiasi genere di lutto (affettivo e/o ideologico). In questo caso l’accorgersi che il mondo è irrimediabilmente sull’orlo della fine, 60 minuti e poi boom, è fatta”. All’inizio dello spettacolo verrà proiettato un video che annuncerà la fine del mondo e poi partirà un conto alla rovescia di 60 minuti, durante il quale gli artisti si esibiranno sul palco.

C.S.

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