Si è aperto questa mattina il Video Festival di Imperia 2019. Dopo il tradizionale taglio del nastro, il primo ospite della rassegna è stato Andrea Franzoso, oggi autore televisivo, che portò alla luce gli illeciti avvenuti all’interno dell’azienda per cui lavorava, Ferrovie Nord di Milano.
Franzoso ha pubblicato il libro “#Disobbediente! Essere onesti è la vera rivoluzione” in cui si rivolge ai più giovani per sottolineare l’importanza della legalità e dell’integrità personale, partendo dalla sua esperienza.
Andrea Franzoso
“Uno dei problemi più grossi del nostro paese è la corruzione, l’illegalità, ma soprattutto il modo di pensare sbagliato. Nei banchi di scuola si deve partire per cambiare le cose.
La storia che racconto ai ragazzi è una storia vera, il libro che presento non è una fiction, ma è la mia storia.
Lavoravo in una grossa azienda pubblica di Milano quando ho scoperto che il presidente rubava. Rubava tanti soldi per comprarsi e pagarsi vizi e stravizi, da abbigliamento, viaggi, vacanze e così via.
Ho denunciato, ho segnalato la cosa all’interno e mi è stato detto di lasciar perdere, di farmi gli affari miei. Anzi, mi è stato detto di approfittarne, di utilizzare questa informazione a mio vantaggio. ‘Usale per ottenere qualcosa per te’.
Mi è stata proposta anche una promozione dirigente, ci avrei guadagnato, avrei raddoppiato il mio stipendio, avrei avuto anche una macchina. Ma ho detto di no. Quel giorno stesso, nonostante alcune intimidazioni ricevute, sono andato dai Carabinieri e ho denunciato l’allora presidente, facendo un esposto con nome e cognome.
Questa è la storia, sono successe poi altre cose. Ho perso il lavoro, però ho guadagnato me stesso, la mia vicenda è servita anche per far approvare una legge, la legge a tutela dei whistleblower, le persone che denunciano illegalità. Una legge che al nostro paese mancava da troppi anni , è stata approvata nel 2017.
Il messaggio non è solo un invito a denunciare, ma un invito a vivere una vita bella, buona e felice, che deve essere coerente con certi valori. Non possiamo scegliere la via della convenienza o l’idea che possiamo approfittare delle situazioni.
Avere a cuore il bene comune è un qualcosa che non deve essere imposto o sentito come una regola calata dall’alto, ma deve essere qualcosa di amato, sentito. Solamente così possiamo avere una vita piena.
Nel libro ai ragazzi non parlo soltanto di legalità, anzi a me questa parola non piace. Oggi è una parola che sta in bocca a troppi lestofanti, viene utilizzata anche come clava politica. Preferisco la parola integrità.
Nel libro parlo anche di tanto altro, racconto anche di quando avevo la loro età. Cambiai anche scuola perchè fui vittima di bullismo. Appena racconto questo ai ragazzi sono subito attenti.
Peccato che i bulli non siano soltanto a scuola, i bulli ci sono anche fra gli adulti, potrebbero trovare anche il capo ufficio bullo, ci sono anche i politici bulli, ministri bulli o capi di stato bulli.
Bisogna disinnescare quei meccanismi che portano ai soprusi, avere il coraggio di denunciare e di parlare”.