Si è aperto questa mattina, con la deposizione dei primi testimoni, il processo per il caso delle cosiddette “autopsie fantasma“ (seconda tranche inchiesta che ha portato a processo Del Vecchio) che vede sul banco degli imputati, con l’accusa di falso in atto pubblico, Giuseppe Garo, 53 anni, Otorinolaringoiatria, Alessandro Zacheo, 42 anni, medico legale, Sandra Maria Motroni Gherardi, 39 anni, medico legale, Claude Orengo, 43 anni, medico legale, Francesco Esposito, 59 anni, addetto camera mortuaria, Leonardo Rosato, 60 anni, addetto camera mortuaria, e Liliana Allaria, 49 anni, legale rappresentante onoranze funebri.
Nel corso dell’udienza odierna, davanti al giudice monocratico Marta Maria Bossi (Pm Enrico Cinnella Della Porta) sono stati sentiti, tra gli altri, Italo Caviglia (direttore risorse umane Asl) e il Maresciallo della Guardia di Finanza Pietro Paolo Caridi (ha condotto in prima persona le indagini).
Italo Caviglia (direttore risorse umane Asl)
“L’orario di lavoro è di almeno 38 ore settimanali. Le entrate e le uscite vengono registrate in automatico con il badge. Ogni dipendente è autorizzato a timbrare in sedi diverse, grazie ai cosiddetti timbratori autorizzati.
Le timbrature anomale vengono registrate e a fine mese compaiono come anomalie. È il dirigente che poi decide se autorizzarle o no.
Per quanto riguarda i procedimenti disciplinari, Zaccheo, Garo, Motroni e Orengo sono stati tutti sospesi.
Tensioni interne al reparto di Medicina Legale? Noi abbiamo un’azienda che oscilla tra i 2.700 e i 3.000 dipendenti. Arrivano segnalazioni da tutti i settori. In passato mi sono stati manomessi due pc e danneggiate le ruote dell’auto. Per quanto riguarda Medicina Legale, ricordo segnalazioni di Traditi. I suoi rapporti con una collega non erano graditi alla dirigente, la dott.ssa Del Vecchio, che agiva in maniera critica con lui. Traditi, però, non ha mai formalizzato qualcosa di scritto. Con la Del Vecchio mi sono scontrato in più occasioni, ma penso che le criticità fossero normali”.
L’Asl ha in servizio vari dipendenti a tempo pieno o parziale. Abbiamo poi delle convenzioni. Non sono dipendenti dell’azienda, ma hanno obblighi simili. È il caso di Orengo. È stato sanzionato per 45 giorni, ma non per la mancata redazione dei certificati necroscopici, ma per altre irregolarità.
Il dottor Garo era inserito in Otorinolaringoiatria e poi è stato trasferito, su ordine del direttore sanitario, alla Medicina Legale, visto che avevano bisogni di personale.
Nella struttura complessa, come quella di Medicina Legale, possono anche essere presenti medici che hanno specialità diverse”.
Maresciallo Caridi (Guardia di Finanza)
“L’inchiesta? Nel gennaio 2015 una fonte informativa ci diede notizia di alcuni falsi e di un peculato sulla Panda utilizzata dalla dott.ssa Del Vecchio. Partirono così gli accertamenti.
A fine gennaio abbiamo seguito per un giorno la dott.ssa Del Vecchio. Aveva la vettura, la Panda aziendale, parcheggiata sotto casa sua. Arrivò verso le 9 meno 5 al lavoro, presso l’ufficio igiene di Imperia. A quell’ora, però, scoprimmo successivamente, risultava a Bordighera a compilare un certificato necroscopico.
Nella stessa giornata abbiamo preso atto che la Del Vecchio in orari di servizio andava a fare la spesa con la macchina aziendale.
Abbiamo compilato una prima relazione sui fatti, poi sono iniziate le intercettazioni. Abbiamo montato anche un GPS sotto la Panda in uso alla Del Vecchio.
Le intercettazioni hanno coinvolto successivamente tutti gli altri medici. Prima Traditi e poi gli altri.
È emersa la complicità di alcune figure all’interno dell’Asl, ad esempio Rosato, operatore della camera mortuaria di Sanremo, ed Esposito, operatore della camera mortuaria di Bordighera.
In totale, nel corso dei mesi dell’inchiesta abbiamo contato 600 certificati necroscopici imputati a medici. 500 di questi mai fatti, l’80% circa.
Abbiamo eseguito gli accertamenti sulle timbrature. Il codice di uscita per il servizio era 09. Sono emerse numerose discrasie che ci hanno portato a contestare i certificati necroscopici.
Garo era un medico legale. Una otorinolaringoiatra prestato a medicina legale. Zaccheo era un medico legale, Motroni un medico legale, Orengo un medico legale. Esposito un operatore di camera mortuaria, Rosato un operatore di camera mortuaria, Allaria era un addetto delle pompe funebri.
Gli strumenti di prova? Le timbrature dei cartellini, le testimonianze dei parenti deceduti, le intercettazioni.
Cosa sono i certificati necroscopici? L’attestazione che la visita è stata fatta, come previsto da regolamento di polizia mortuaria. Devono essere compilati o dove è avvenuto il decesso oppure dove il cadavere viene traslato su richiesta dei familiari.
Bisogna attendere almeno 15 ore e non possono trascorrere più di 30 ore per la compilazione dei certificati necroscopici”.
Maresciallo Caridi (Guardia di Finanza) – Le contestazioni
Nella lunga deposizione del Maresciallo Caridi sono emersi svariati casi anomali. Tra i medici legali c’è chi ha impiegato 10 minuti per arrivare a Pieve di Teco, visitare la salma e compilare il certificato, chi ha visto la salma in casa, quando invece si trovava in camera mortuaria, chi, in accordo con le pompe funebri, ha compilato il certificato direttamente in agenzia senza vedere il cadavere, chi ha visitato tre salme contemporaneamente, in tre posti diversi.
Un addetto alla camera mortuaria si sarebbe presentato al cimitero come medico legale, effettuando una riesumazione per verificare se il cadavere avesse o meno un pacemaker. Gli atti sarebbero stati poi firmati dalla dott.ssa Del Vecchio.
Un certificato di morte sarebbe stato modificato, cancellando la causa ostativa (un trauma cranico, che avrebbe reso necessaria l’autopsia) per permettere una sepoltura immediata.
Nel corso delle perquisizioni, la Guardia di Finanza ha ritrovato certificati necroscopici in bianco in luoghi diversi: agenzie funebri, camere mortuarie, in medicina legale. “Venivano compilati dagli addetti delle pompe funebri o delle camere mortuarie, senza che il medico legale vedesse il corpo” ha spiegato al giudice, rispondendo alle domande del Pm, il Maresciallo Caridi.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Erminio Annoni, Andrea Artioli, Alessandro Mager e Andrea Rovere.