“Nella seduta di Consiglio – scrivono i consiglieri di Pieve Bene Comune – per approvare il Consuntivo del 2018, lunedì 20 scorso, abbiamo evidenziato al Sindaco che la gestione del Comune è estremamente critica, e le molte questioni da troppi anni aperte e mai risolte dovrebbero preoccuparlo fortemente. A dirlo è la reprimenda della Corte dei Conti la quale nel mese scorso ha convocato in udienza pubblica il Sindaco ed il responsabile del servizio. Dice la Corte dei Conti: “Nel periodo dal 2015 al 2018 la gestione di cassa risulta estremamente critica”, con “ massiccio e reiterato ricorso alle anticipazioni di tesoreria” e “sofferenza finanziaria in dimensioni elevate….” e ancora “mancata restituzione a fine esercizio dei fondi di cassa vincolati…”.
Il Sindaco ha divagato, senza dare spiegazioni, cercando di fare ricadere, come al solito, le colpe sugli uffici, sugli altri. Noi siamo stufi delle bugie perché i fatti, nella sostanza, sono chiari: E’ la Giunta che ha deciso di farsi anticipare dalla banca i soldi che il Comune non aveva, costati oltre 50.000 Euro di interessi. E, ancora oggi, siamo in questa situazione.
Anche le vicende legate alla mancata ultimazione del centro per la raccolta differenziata di Valle, i cui finanziamenti risalgono ad otre dieci anni fa e la vicenda della palestra scolastica con i lavori fermi da mesi, dimostrano il vuoto di questa amministrazione. Come sono stati spesi i soldi destinati all’appalto di queste due strutture se ora non sono sufficienti per ultimarle? Intanto la bolletta della spazzatura diventa per i cittadini ogni anno più salata. Troppe scelte sbagliate, costate fior di quattrini, ci hanno portato in questa situazione di evidente decadimento. Pieve, invece, abbisogna di scelte serie e coraggiose per rilanciare le potenzialità del nostro meraviglioso borgo storico. Noi non condividiamo questa gestione e per questo abbiamo votato contro”.