“Ci ha sempre spronato a credere nei nostri sogni e a non arrenderci al mondo così come è adesso”. Con queste parole gli ex studenti della 5ªC dell’anno scolastico 2017-2018, del Liceo Amoretti di Imperia, hanno deciso di ricordare il loro professore di Scienze Umane Pasquale Indulgenza, scomparso all’età di 57 anni per un malore improvviso.
I funerali si terranno in forma civile alle ore 15.30 giovedì 30 maggio al Cimitero di Imperia Oneglia.
Scomparsa di Pasquale Indulgenza, l’addio degli ex studenti
“Pasquale Indulgenza è stato il nostro professore di Scienze Umane lo scorso anno – racconta Sara, oggi studentessa universitaria – eravamo la 5ªC dell’anno scolastico 2017-2018 del Liceo Statale Carlo Amoretti, sede di Imperia.
Lo ricordiamo come un professore con tanta voglia di trasmettere il suo sapere, le sue esperienze e le sue idee.
Abbiamo pensato di ricordarlo pubblicamente con questi pensieri perché non tutti potremo esserci al funerale, dato che ora siamo all’università, e molti sono fuori sede”.
Quali ricordi avete di lui?
“Per noi è stato spesso un punto di riferimento. Le sue lezioni erano molto partecipate, più avevamo opinioni diverse dalle sue, più era felice perché poteva nascere un dibattito. A volte ci scontravamo, ma è sempre stato dalla parte di noi studenti.
Ci ha preparato per l’esame di stato, abbiamo festeggiato insieme la “Festa dei 100″ (quando è stata scattata la foto allegata, ndr). Essendo la sua una materia esterna, però, non c’era alle prove. Nonostante questo, si è interessato dei nostri risultati, chiedendoci come fossero andati. Inoltre, dopo la maturità, ci aveva detto che sarebbe stato a nostra disposizione in caso di bisogno per gli studi futuri.
É sempre stato molto presente, sia per darci consigli su semplici tematiche scolastiche, sia per il nostro futuro. Ad esempio, nel mio caso, mi ricordo che ero andata a chiedergli se secondo lui fosse la scelta giusta iscrivermi al corso di Laurea in Servizio Sociale e lui mi ha risposto: “Hai scelto bene, fidati che ce la farai”.
Come avete preso la notizia della sua scomparsa?
“È stato un colpo, perché non ce lo aspettavamo. Qualcuno di noi lo ha incontrato pochi giorni fa, io, ad esempio, l’ho visto il mese scorso quando sono andata a ritirare il diploma.
Proprio in questo periodo io e un’altra mia compagna di corso avevamo l’intenzione di chiamarlo per chiedergli una mano per l’esame di sociologia. E poi è arrivata la notizia, non ci credevamo”.
Quali insegnamenti vi ha lasciato per il futuro?
“Sicuramente la voglia di non mollare – conclude Sara – Ci ha sempre spronato a credere nei nostri sogni e a non arrenderci al mondo così come è fatto adesso. Lui capiva le nostre idee diverse rispetto a quelle degli adulti di oggi e ci incoraggiava a cercare di migliorare le cose”.