Si è tenuta oggi, mercoledì 29 maggio,presso l’Hotel Rossini, la presentazione della nuova associazione “Imperia al Centro”.
Guido Abbo
“Il gruppo, quello delle elezioni, è rimasto compatto. Qualcuno non c’è più, altri si sono avvicinati, sempre di più. Portiamo avanti un metodo di lavoro diverso, ovvero amare la nostra città aumentando gli spazi di vivibilità pedonale. Il metodo è quello del dialogo, dare valore al cittadino normale senza fare riferimento al potere.
C’è un nuovo logo, non c’è più il mio nome perché non è un progetto incentrato su di me, ma sul gruppo. Il gruppo sta lavorando e vogliamo allargarlo. L’associazione sarà aperta, chi vorrà entrare potrà partecipare alla vita dell’associazione. Potrà farlo anche chi non entrerà, chi è interessato alle nostre tematiche ci contatti”.
Giorgio Montanari
“Il gruppo è cresciuto, sono sempre di più le persone che ci supportano e che partecipano attivamente dalle elezioni dell’anno scorso ad oggi. Abbiamo quindi pensato di formalizzare l’associazione, dargli un volto definito, per poter operare al meglio. Il nostro obiettivo è portare avanti le nostre proposte, tenendo saldi alcuni concetti, come quello che secondo cui la quantità non è l’unica unità di misura che serve a giudicare un’azione amministrativa.
Secondo il nostro modesto parere andare avanti “un centimetro alla volta” è uno slogan condivisibile, ma bisogna farlo nella direzione giusta. Noi crediamo che non sempre ci sia una direzione chiara o comunque non condivisa da noi.
Un esempio è l’acquisizione dell’APT dove il vantaggioso costo al mq sembra essere l’unico parametro che giustifica un’operazione quasi di speculazione immobiliare, giudicato un “buon affare”. Noi pensiamo che gli investimenti si possono fare in tanti settori e non per forza una buona occasione immobiliare è un’occasione che il Comune deve cogliere.
Cambiando tema, c’è la mozione plastic free, presentato dal consigliere Edoardo Verda, liquidata in maniera istituzionalmente un po’ scortese, in maniera superficiale e paternalistica dal primo cittadino, che l’ha bollata come una proposta da finta lotta studentesca. Non possiamo aspettarci di trovare rispetto negli altri a tutti costi. Però quello sarebbe stato un passo in avanti, invece, forse per non dare soddisfazione alla minoranza e per non ammettere che la minoranza può essere propositiva, si è rimasti fermi.
Abbiamo in mente la direzione in cui andare, perché era riassunta nel programma elettorale dell’anno scorso, con il supporto di tutti quelli che vorranno unirsi. Saranno tutti elementi che ci aiuteranno a continuare l’azione propositiva che poi si esplica in consiglio comunale con i due consiglieri che sono stati eletti”.