Nuovi guai per Rivieracqua. L’Amat, infatti, azienda incaricata della gestione del servizio idrico a Imperia, ha presentato una nuova istanza di fallimento.
Il motivo? Un debito di circa 3 milioni di euro, un milione e mezzo del quale contratto da Rivieracqua, con Amat, a partire dall’aprile 2018. Nel dettaglio, peserebbe sulle casse di Amat il mancato pagamento delle forniture di acqua all’ingrosso a Rivieracqua.
Rivieracqua, inoltre, non avrebbe rispettato il piano di rientro proposto ad Amat per arrivare al ritiro della prima istanza di fallimento.
Imperia: Amat presenza nuova istanza di fallimento contro Rivieracqua, parla la presidente Pirero. “Non ci hanno mai pagato fornitura acqua”
“Continuiamo a fornire acqua all’ingrosso, che Rivieracqua eroga ai Comuni. Non ci ha mai pagato. L’istanza di fallimento è un atto dovuto – spiega a ImperiaPost Barbara Pirero, presidente di Amat – Il piano di rientro non è stato pagato, anche perché la società, dopo la presentazione del concordato, ha congelato tutti i debiti.
Ma non è tutto. Rivieracqua ha ipotizzato la presentazione di un nuovo piano concordatario senza l’acquisizione di Amat. È vero, in questo modo riuscirebbe a pagare di più i chirografi rispetto alle attuali percentuali irrisorie, ma non credo che tale soluzione abbia il sostegno giuridico.
Infine, il presidente di Rivieracqua sostiene che Amat non avrebbe fornito i dati necessari per la stesura del concordato. Non è così, hanno tutti i dati, per perché valore di riscatto, circa 23 milioni di euro, è stato determinato con delibera provinciale”.