Nuova ordinanza di custodia in carcere per il dianese Giovanni De Marte, 28 anni, nell’ambito dell’operazione “Selfie” condotta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria e dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, con il contributo dei colleghi tedeschi del BundesKriminalAmt (BKA). L’ordinanza è stata emessa dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia reggina.
De Marte risulta essere solo uno dei 28 arrestati, tutti residenti tra la Calabria, il Lazio e la Lombardia, perché ritenuti facente parte, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata alla produzione e al traffico illecito di sostanze stupefacenti (tipo Marijuana), detenzione ai fini di spaccio, ricettazione, detenzione e porto illegale di arma da sparo.
Avviata nel 2016, l’attività “Selfie” – così denominata poiché l’identificazione degli indagati è stata possibile, in origine, attraverso l’analisi delle immagini catturate dalle foto-trappole da loro stessi collocate a presidio delle piantagioni.
Giovanni De Marte – difeso dall’avv. Mauro Casu di Genova – ha partecipato nei giorni scorsi all’interrogatorio di garanzia avvalendosi della facoltà di non rispondere. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane dianese sarebbe stato intercettato mentre parlava al telefono con uno dei co-indagati nel 2017 rientrando nell’inchiesta. Al 28enne, già detenuto per altra causa, è contestato il traffico di sostanze stupefacenti.