Ieri, mercoledì 5 giugno, nell’ambito della festa per i 205 anni dell’Arma dei Carabinieri, sono stati anche presentati i dati relativi all’attività dei militari, in provincia di Imperia, nel 2018.
Andrea Mommo (Comandante provinciale)
“La festa dell’Arma costituisce, come da consuetudine, l’incontro tra tutti Voi Autorità e gentili ospiti ed i Carabinieri all’interno di questa storica caserma, che sin dal 1936 ci ospita. Per tale ragione, trattandosi di una festa che apre le porte del Comando Provinciale dell’Arma al territorio e quindi ai cittadini, ritengo opportuno fare un cenno agli aspetti più importanti che possono far meglio comprendere l’impegno sostenuto nel 2018, certamente migliorabile, ma indice di una strada intrapresa.
Nessun campo operativo è rimasto privo di attenzione: dai reati contro il patrimonio al traffico di stupefacenti, financo all’aggressione a contesti associativi ed ai patrimoni illecitamente acquisiti (sono stati sottoposti a sequestro, ai fini della confisca, beni mobili ed immobili per un valore di circa 500.000 Euro, sottratti alla criminalità comune); dalla tutela delle fasce deboli, dell’ambiente e della biodiversità (grazie ai Carabinieri Forestali ed al Nucleo Operativo Ecologico, noto con l’acronimo NOE) al contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; dall’attenzione alla sicurezza sui luoghi di lavoro alla protezione del consumatore, con i militari del NIL (il Nucleo Ispettorato del Lavoro) ed il NAS (il Nucleo Antisofisticazione e Sanità).
In particolare, nel 2018 i Carabinieri hanno perseguito 6.200 delitti su un totale di 10.228 ovvero circa il 60% di quelli perpetrati in provincia, traendo in arresto – in flagranza o su provvedimento dell’Autorità giudiziaria – 335 individui e deferendone in stato di libertà 1.213.
I servizi di controllo del territorio sono stati 19.196, ai quali vanni aggiunti i 531 svolti dai Carabinieri di quartiere (per un totale di 19.727) oltre ai 2.313 eseguiti per le esigenze di ordine pubblico, per un impiego complessivo di 41.816 Carabinieri del Comando Provinciale.
Ad essi si aggiungono le unità dei Battaglioni Mobili, delle Squadre Operative di Supporto e delle Compagnie di Intervento Operativo, che hanno affiancato l’Arma territoriale in occasione di manifestazioni, eventi o semplicemente come rinforzo, senza dimenticare il supporto fornito dagli Artificieri, nonché dai Nuclei Cinofili, Elicotteri e Subacquei.
È un peso gravoso, il cui adempimento è indefettibile. Il Signor Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri, lo ha ricordato qualche mese fa, all’inaugurazione dell’anno accademico presso la Scuola Ufficiale, sottolineando che in Italia, paese di borghi e contrade, 2/3 dei cittadini vivono in comuni la cui popolazione è inferiore ai 50.000 abitanti ed il 48% di queste comunità fa riferimento a Stazioni, Tenenze e Compagnie.
Lascio a voi dedurre – conoscendo la distribuzione demografica della nostra provincia – quale sia lo spirito che ci anima: essere il più prossimo riferimento per la popolazione, di cui vorremmo essere concreti, affidabili e risolutivi operatori della sicurezza.
L’obiettivo che ci siamo prefissi – ed al quale dedicherò ogni energia – è far sì che parlando dell’Arma i cittadini possano orgogliosamente dire “i nostri Carabinieri” ed in questo le nostre Stazioni Carabinieri rappresentano la perfetta sintesi della vicinanza al territorio, assumendo sempre più una riconosciuta funzione sociale”.
Pier Enrico Burri
“La festa della fondazione dell’Arma è per noi una occasione per tracciare il bilancio dell’anno precedente, in particolare le attività che i Carabinieri hanno compiuto non solo in questa provincia, ma anche all’esterno.
Il trand dei reati è sostanzialmente uguale a quello dell’anno precedente e così come i numeri che riguardano l’attività complessiva, persone arrestate e persone denunciate.
Sono state condotte una serie di attività di indagine, così come una serie di interventi che non hanno lasciato intoccato alcun fenomeno che si sia presentato in provincia. Immigrazione clandestina, stupefacenti, diritti contro il patrimonio e ancora più gravi ai diritti contro la persona.
Le attività sono state impreziosite oltre che in taluni occasioni dall’intervento immediato e risolutivo, dalla collaborazione che c’è stata tra i Comandi territoriali e le articolazioni investigative a livello provinciale.
Abbiamo cercato di aumentare il contrasto a quelle terminologie criminali che potevano avere uno spessore patrimoniale a posteriori. In altre occasioni abbiamo già proceduto al sequestro di beni mobili e immobili per diverse centinaia di migliaia di euro”.
Francesco Giangreco – Compagnia di Ventimiglia
“Per quanto riguarda la Compagnia di Ventimiglia nel corso del 2018 è stata incrementata l’attività di controllo del territorio attraverso una maggiore proiezione esterna rispetto all’anno precedente.
Abbiamo incrementato anche il contribuito fornito nell’ambito dell’ordine pubblico per la gestione dei flussi migratori, che ha portato anche all’arresto di diversi soggetti stranieri dediti al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Abbiamo avviato una attività di indagine per traffico di stupefacenti che ha portato all’arresto di 6 magrebini, in Piemonte, nel Ponente Ligure, sino alla Costa Azzurra. Nel periodo da marzo a giugno sono stati arrestati questi 6 soggetti e sequestrati quasi 20kg di eroina ed ingenti quantità di cocaina, marijuana e hashish”.
Ignazio Lorito – Compagnia di Bordighera
“Nell’ultimo anno la compagnia di Bordighera si è distinta in svariate attività di indagine. In particolare è stato contrastato lo spaccio di sostanze stupefacenti in ambito estremo ponente ligure. Questa attività è stata condotta dal nucleo operativo radio mobile e dall’aliquota operativa, che ha portato all’arresto di tre cittadini albanesi e un cittadino italiano, al sequestro di svariati quantitativi di sostanza stupefacente, cocaina e marijuanan e di un’autovettura e alla chiusura di due esercizi pubblici, un bar e un ristorante-pizzeria.
Alena Sudakova? Alla fine di luglio dell’anno scorso è intervenuta la stazione di Ospedaletti, coadiuvata dal nucleo operativo e radio mobile di Bordighera. La dinamica, considerato l’evento, sin da subito è stata piuttosto chiara, e ha portato all’immediato fermo di un tunisino, con la quale la vittima aveva trascorso la serata”
Mario Boccucci – Compagnia di Sanremo
Nel 2018 la compagnia di Sanremo è stata impegnata su diversi fronti. Nella lotta contro i reati predatori, furti in abitazione, furti con strappo e rapina impropria.
Hanno interessato non solo l’area di Sanremo, ma anche tutte le aree periferiche. Dalla zona che va da Coldirodi fino a San Lorenzo al Mare
Importante spinta è stata data alla lotta allo spaccio di stupefacenti, in particolare nel quartiere della Pigna. Sono stati fatti circa 40 arresti in flagranza per detenzione e spaccio di stupefacenti.
Quelli più importanti hanno riguardato anche di recente l’arresto di un cittadino italiano che in casa aveva una vera e propria coltivazione, con 30 piante di marijuana e altri 250 grammi in casa.
Se l’anno scorso parlavamo in totale di 40 arresti, già quest’anno siamo a 20 arresti, la metà dei quali fatti nel quartire della Pigna. Il quartiere è costantemente attenzionato dai Carabinieri”.
“L’omicidio del dr. Palumbo si è risolto soprattutto grazie alla tempestività dell’intervento della pattuglia Radiomobile. L’assassino è stato collocato subito all’ingresso del palazzo.
Il tutto grazie anche alla bravura dell’operatore di centrale operativa. L’indicazione della via era stata data completamente sbagliata e lui in maniera molto puntuale è riuscito a individuare dove si trovasse lo studio del dr. Palumbo e quindi consentire alla Radiomobile di intervenire tempestivamente e arrestare l’assassino”.
Giovanni Diglio – Compagnia di Imperia
“Per quanto riguarda i Carabinieri di Imperia, l’attività principale che è stata svolta è stata quella per il contrasto ai reati contro il patrimonio. In particolare sono alcuni gli episodi principali che hanno tenuto impegnata per diverso tempo la sezione operativa della Compagnia.
La prima è la rapina nei confronti di una signora, avvenuta nel mese di luglio scorso, nella sua abitazione. A seguito dell’episodio sono state immediatamente avviate le attività di ricostruzione del fatto, che hanno comportato un grosso impegno dal punto di vista investigativo.
Alla fine di alcuni mesi di indagine è stato possibile identificare e successivamente rintracciare gli autori, due soggetti di origine rumena, che grazie poi alla cooperazione internazionale è stato possibile prima identificare e successivamente appena rientrati nel territorio nazionale arrestare.
Ulteriore episodio è successo a poca distanza, risale al mese di ottobre, un reato contro il patrimonio. Una finta rapina in una villa isolata.
Il custode aveva finto una rapina per appropriarsi di alcune migliaia di euro che il proprietario lasciava per le esigenze quando rientrava all’interno dell’abitazione.
Anche li è stata una lenta e progressiva attività di ricostruzione dell’evento che ha consentito di appurare l’anomalia della dinamicità raccontata e alla fine arrivare alla confessione del colpevole”.