Stesso modus operandi, stessa tipologia di vittima, stesso prodotto spacciato per pregiato per poi scoprire che si tratta di comune vino da tavola. Ritorna a Imperia la nota “truffa del vino francese” o del “calice amaro” e questa volta a farne le spese un ristoratore della valle di San Lorenzo al Mare.
Truffa del vino francese: ecco cosa è successo
Una donna ha contattato telefonicamente un ristorante per prenotare un tavolo per la sera stessa in occasione del compleanno del marito.
La donna chiesto al ristoratore la cortesia di ritirare 3 bottiglie di Bordeaux francese dal corriere che avrebbe consegnato il pregiato vino anticipando i soldi, circa 500 €, che la cliente avrebbe restituito la sera stessa al momento del conto. Per la prenotazione, la donna ha usato un nome molto diffuso in zona, “Parodi“.
Il vino è stato così consegnato come concordato ma nel momento in cui la vittima ha chiesto la bolla di consegna all’autista, quest’ultimo, dopo aver detto di averla lasciata nel mezzo e di andarla a prendere, ha fatto perdere le sue tracce.
La cifra consegnata dal ristoratore al corriere è stata di 500€, mentre il valore effettivo del vino sembra non superare i 30€.
Nei gironi scorsi, il ristoratore, vittima della truffa, si è recato dalla Guardia di Finanza di Imperia per presentare formale denuncia.
Non è il primo episodio accaduto in zona, anche lo scorso settembre si è verificata una situazione analoga ai danni di un altro ristoratore imperiese.
