23 Dicembre 2024 16:35

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Calcio: insulti e minacce all’arbitro, Daspo della Polizia per un dirigente del Cervo

In breve: Il giovane arbitro riferiva di essersi sentito realmente intimorito e di avere per tale motivo chiamato il numero di emergenza 112.

Il 17 febbraio 2019 presso lo stadio comunale “Wladimiro Marengo” di Diano Marina si svolgeva, nell’ambito del campionato di prima categoria, l’incontro di calcio tra l’”FC Cervo 2016” e il “Don Bosco Vallecrosia Intemelia”.

L’incontro si caratterizzava per un clima generale di tensione, focalizzatasi poi nei confronti del direttore di gara, preso di mira per la sua nazionalità straniera.

L’ostilità nei confronti dell’arbitro si manifestava con insulti e addirittura minacce da parte di alcuni soggetti, appartenenti in particolare ad una delle due squadre.

Il Direttore di gara, giovane originario di Santo Domingo in Ecuador oggi residente a Genova, riceveva durante la partita indegni epiteti oltre che frasi minacciose ed ingiuriose quali “Figlio di puttana sei un bastardo”, “Coglione impara a parlare la nostra lingua”, “Ti levo il sorriso dalla faccia a suon di botte”, “Tornatene da dove sei venuto”.

Gli insulti continuavano anche al termine della gara quando, dentro agli spogliatoi, veniva nuovamente aggredito con minacce quali “Chiama la polizia altrimenti da qui non esci vivo”.

Il giovane arbitro riferiva di essersi sentito realmente intimorito e di avere per tale motivo chiamato il numero di emergenza 112.

L’attività di indagine e le testimonianze raccolte dagli uomini della Digos, accertamenti peraltro ancora in corso, portavano all’individuazione di almeno uno dei responsabili delle descritte condotte, un Dirigente della società “FC Cervo 2016”.

Sulla base dell’istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, pertanto, il Questore Capocasa valutava di comminare nei confronti del soggetto protagonista degli atteggiamenti irrispettosi e minacciosi la misura del D.A.Spo per la durata di 1 anno, vietando allo stesso, in ragione della turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica posta in essere e potenzialmente reiterabile, l’accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni calcistiche di qualsiasi serie e categoria, comprese le partite amichevoli.

Il provvedimento adottato dall’Autorità provinciale di pubblica sicurezza risponde ad una logica di tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive con la finalità di combattere in chiave preventiva e repressiva la violenza negli stadi e tutti i fenomeni correlati.

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