25 Dicembre 2024 05:46

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Chiusanico esce dall’Unione dei Comuni della Valmerula e Montarosio. L’intervento dell’ex sindaco Nicla Tallone. “Falso, servizi adeguati e compatibili con le disponibilità economiche”

In breve: L'ex sindaco di Chiusanico, Nicla Tallone, interviene con una dura nota stampa in merito all'uscita di Chiusanico dall'Unione dei Comuni Valmerula e Montarosio

L’ex sindaco di Chiusanico, Nicla Tallone, interviene con una dura nota stampa in merito all’uscita di Chiusanico dall’Unione dei Comuni Valmerula e Montarosio. Decisione presa all’unanimità dalla nuova amministrazione, guidata dal sindaco Giovanni Agnese.

Chiusanico esce dall’Unione dei Comuni della Valmerula e Montarosio: l’intervento dell’ex sindaco Nicla Tallone

“Letto l’articolo sull’uscita di Chiusanico dall’Unione dei Comuni Valmerula e Montarosio – scrive l’ex sindaco Nicla Tallone – pur nel rispetto della sovranità delle decisioni assunte dal Consiglio Comunale di Chiusanico, ritengo indispensabile aggiungere alcune considerazioni, alle spicciole e clamorosamente insussistenti ragioni che giustificherebbero la deliberazione assunta in data 12 giugno 2019 dal nuovo Consiglio Comunale di Chiusanico.

Sorprendente, per non dire sospetta, è innanzitutto la rapidità della deliberazione assunta, senza neppure prendere visione dei documenti e dei meccanismi che caratterizzano l’Unione dei Comuni Valmerula e Montarosio, della quale fa parte, appunto, il Comune di Chiusanico.

Giova aggiungere che la scelta, anch’essa nella veste di deliberazione del Consiglio Comunale di Chiusanico, in allora assunta, non è stato un “vezzo” della improvvida Amministrazione Comunale che avevo l’onore di rappresentare, bensì l’adempimento di un cogente obbligo legislativo.

Obbligo che ancor oggi vige, infatti, nell’assoluta indifferenza della nuova Amministrazione Comunale, il d.l. 135/2018 ha semplicemente prorogato al 31 dicembre 2019 i termini per l’esercizio obbligatorio in forma associata delle funzioni comunali.

Il Comune di Chiusanico, pertanto e paradossalmente, dopo avere rispettato la legge fino ad oggi, il prossimo 1 gennaio 2020 – secondo le prospettazioni dell’attuale Amministrazione Comunale – si troverebbe a violare le disposizioni di legge che gli impongono l’organizzazione nella forma dell’Unione dei Comuni.

La legge n. 56 del 2014 ha, infatti, disposto la tipologia dell’Unione quale obbligo per i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, ai fini dell’esercizio delle funzioni fondamentali.

Abbandonando l’aspetto giuridico – che rappresenta la base di ogni azione della Pubblica Amministrazione e che, come noto, da sempre mi appassiona – neppure le motivazioni “ambientali” e “funzionali” presentate in sede di Consiglio Comunale appaiono convincenti.

Il fatto che “la popolazione di Chiusanico costituisca un’effettiva comunità con quella degli altri Comuni della Valle Impero e con Imperia”, rappresenta una verità mai posta in dubbio dall’organizzazione amministrativa e funzionale dell’Unione dei Comuni Valmerula e Montarosio, la quale ha peraltro tenuto debitamente conto dell’altrettanto importante presupposto storico–culturale rappresentato dal fatto che, intorno all’anno Mille, Chiusanico, insieme ai vicini paesi di Gazzelli e Torria, fu inserito nella Marca aleramica, passando sotto il dominio dei Clavesana e poi sotto quello del vescovo di Albenga, che inserì amministrativamente il borgo nella Castellania di Monte Arosio; della quale facevano parte anche Cesio, Chiusavecchia e Torria, oltre ai paesi della Val Merula Testico e Poggio Bottaro nell’entroterra andorese. Chiusanico ben presto divenne il centro più importante della Castellania di Monte Arosio.

Quanto alla supposta “inadeguatezza dei servizi svolti” dal Comune negli ultimi periodi, mi permetto di dissentire energicamente: non è assolutamente vero.

Il Comune di Chiusanico ha continuato a fornire tutti i servizi che gli competono esattamente, e forse meglio, di quanto non fosse avvenuto in passato.

Chi scrive, nell’affermare ciò, ha perfettamente in mente la situazione burocratica, amministrativa e funzionale del Comune nel giugno 2009, momento di assunzione della carica di Sindaco.

Esattamente come, chi scrive, ha in mente il sopralluogo effettuato dal Corpo Carabinieri Forestali, nel mese scorso, ai depuratori comunali, che non erano certo nelle medesime condizioni in quel giugno 2009 e che in merito agli stessi ha lavorato – proprio nell’ottica della fornitura di adeguati servizi alla collettività – sia la mia prima Amministrazione (rinnovando i depuratori), sia l’Unione dei Comuni, nella seconda Amministrazione, per portarli allo stato attuale, superando perfettamente il controllo.

Eppure Chiusanico non ha in organico né un tecnico geometra, né esperti al riguardo e – venendo all’economicità dell’organizzazione dell’Unione dei Comuni – non sostiene, conseguentemente, alcun onere economico e stipendiale in merito.

Voglio quindi sconfessare pubblicamente l’affermazione secondo la quale i servizi del Comune di Chiusanico, negli ultimi cinque anni, siano risultati inadeguati: non è vero.

I servizi offerti dal Comune di Chiusanico sono oggi adeguati, compatibili con le disponibilità economiche del piccolo borgo – soprattutto sgravati da una serie di oneri e costi di base che sostiene generosamente, per tutti i piccoli Comuni facenti parte dell’Unione, l’Amministrazione Comunale di Andora – certo rispettosi dei, talvolta lenti, procedimenti amministrativi e burocratici imposti dalla legge.

Alcuni servizi si sono, addirittura, potuti avvalere di programmi informatici e telematici, sia di gestione contabile, sia delle pratiche edilizie e della protezione civile.

Programmi interamente finanziati dallo Stato Italiano che ha voluto premiare quei Comuni che hanno rispettato l’obbligo giuridico della loro organizzazione in Unione, attribuendo lauti contributi economici: l’Unione Valmerula e Montarosio li ha ricevuti ogni anno, dalla sua costituzione ad oggi.

Concludo evidenziando il rammarico nell’avvertire la superficialità con cui vengono trasmessi messaggi alla collettività, comprensibilmente ignara dei meccanismi amministrativi e normativi che guidano la gestione pubblica, ma dai quali ogni buon amministratore non può prescindere.

In forza di tale obiettivo mi sento in dovere di trasmettere ad ogni lettore il messaggio che ho ricevuto stamane, proveniente da persona qualificata che, come me, è rimasta sgomenta dalla lettura del tanto semplice, quanto inverosimile, articolo: “Buongiorno Avvocato, scusi ma sul Secolo di oggi, sulle pagine di Imperia, vi è l’articolo relativo all’uscita di Chiusanico dall’Unione … se non ho letto male le motivazioni sono assurde e penso che dopo tanti sforzi e altrettanto impegno, non sia possibile essere trattati così … comunque spero che qualcuno possa dire qualcosa in merito … se essere un piccolo comune vuol dire fare come si vuole e le regole dell’Italia non sono da rispettare, allora buona fortuna … complimenti ai cittadini di Chiusanico … mi scusi se mi sono permesso, ma sono cose che mi fanno stare male e capisco che l’Italia non funzionerà mai …”.

Mi sono sentita in dovere di divulgare l’opinione contraria a quella della nuova Amministrazione di Chiusanico.

Concludo ringraziando pubblicamente i Dirigenti, i Funzionari e tutti gli Impiegati dei Comuni di Chiusanico, di Cesio, di Testico, di Stellanello e, soprattutto, di Andora che unitamente ai Segretari Comunali ed ai Sindaci hanno svolto un intenso e proficuo lavoro per la costituzione ed il funzionamento dell’Unione dei Comuni Valmerula e Montarosio.

Ringrazio specificamente il Sindaco di Cesio, Avvocato Fabio Natta, ed il Sindaco di Andora, Dottor Mauro DeMichelis, che hanno saputo coraggiosamente guidare la costituzione dell’Unione, unica funzionante in Liguria”.

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