24 Dicembre 2024 13:17

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Premio Strega 2019: Cervo si anima con i 5 scrittori finalisti. “Dal fascismo alla fedeltà, dal multiculturalismo alla ricerca di se stessi”/Foto e video

In breve: A Cervo ieri gli scrittori “stregati”, Claudia Durastanti, Antonio Scurati, Nadia Terranova, Marco Missiroli e Benedetta Cibrario, hanno raccontato le storie.

Parole, storie, immagini ed emozioni. Così si può descrivere la serata che ieri ha animato piazza dei Corallini a Cervo, per la 6ª edizione di “Cervo ti Strega”, con la partecipazione dei 5 finalisti del rinomato Premio Strega dell’anno 2019.

Presente il neo sindaco di Cervo, Lina Cha, la professoressa Francesca Rotta Gentile, ideatrice e curatrice di Cervo ti Strega, il Presidente della Provincia, Domenico Abbo e il direttore della Fondazione Bellonci Stefano Petrocchi. L’incontro è stato moderato da Maurilio Giordana.

Premio Strega 2019: i cinque finalisti a Cervo

A Cervo ieri gli scrittori “stregati”, Claudia Durastanti, Antonio Scurati, Nadia Terranova, Marco Missiroli e Benedetta Cibrario, hanno raccontato le storie, idee, emozioni contenuti nei loro libri, svelando piccoli e grandi retroscena o aneddoti, interrotti solamente dagli interventi musicali a cura del duo Carlotta Gibboni e Riccardo Scilletta.

Presenti anche numerosi studenti lettori di cinque istituti superiori liguri che sono entrati a far parte della prestigiosa giuria nazionale del Premio Strega Giovani: l’Istituto Ruffini, l’Istituto Marconi e il Liceo Vieusseux di Imperia, il Liceo Cassini di Sanremo, il Liceo Aprosio di Ventimiglia e una delegazione di studenti dell’Istituto Varalli di Milano.

Claudia Durastanti, La straniera

“Ho cercato di ribaltare una serie di stereotipi legati alla pluriappartenenza. Sin da piccola, muovendomi tra vari contesti geografici e linguistici, ho sempre dovuto rispondere alla domanda “da dove vengo” e se mi sento più italiana o americana o altro. Sono giunta alla pacifica conclusione di appartenere a una sorta di patria immaginata, in cui i paesi e le lingue si confondono e rivendico il diritto a non impostare una gerarchia delle appartenenze, invocando una sorta di de-identificarsi o a creare un caos di appartenenza.

Non mi aspettavo assolutamente di arrivare tra i 5 finalisti, il che rende tutta questa esperienza molto gioiosa e incosciente, e credo che questo sia lo spirito più bello con cui partecipare allo Strega”.

Antonio Scurati, M. Il figlio del secolo

“Per parlare di fascismo nel 2019 si scrive un romanzo, come ho provato a fare io. Una forma aperta, democratica di narrazione accessibile a tutti, che spero contribuisca a rinnovare la memoria e la consapevolezza storica e civica di ciò che di terribile ha fatto il fascismo in questo paese.

Arrivare tra i 5 finalisti? Non ci pensavo neanche, non me l’aspettavo minimamente”.

Nadia Terranova, Addio Fantasmi

“Ho cercato di raccontare qual è il senso di vuoto che permea le nostra vite quando una persona che abbiamo amato non c’è più. Una persona da cui sentiamo ancora di dipendere.

In queste settimane sono qua a divertirmi in posti bellissimi, essere nel premio è già il premio. Una parte di me sperava di arrivare in finale, una parte di me restava molto razionale, quindi è stata una bellissima sorpresa”.

Marco Missiroli, Fedeltà

“Fedeltà è qualcosa di inspiegabile, non avrei scritto un romanzo, altrimenti, perché i romanzi indagano sulle domande e non sulle risposte. Quindi spero che questo libro possa far fare altre domande a chi lo legge.

Speravo di arrivare tra i 5 finalisti. Il premio Strega è un premio a cui volevo partecipare da sempre, sono emozionato”.

Benedetta Cibrario, “Il rumore del mondo”

“Riappropriarsi di sé vuol dire capire chi si è. Capire che anche se hai paura va bene avere paura, capire che se hai voglia di pensare che è stato tutto un disastro, va bene anche quello. Va bene capire che la vita è qualcosa che ti ferisce, ma come ti ferisce, poi ti aiuta anche a tirarti fuori. Arrivare a questa consapevolezza è quello che fa di Anne una ragazza forte. Tra l’altro, il libro si occupa solo di 10 anni della sua vita. Noi la lasciamo che ha 29 anni, io fermo la storia, non do nessun lieto fine e lascio tutto aperto.

Non mi aspettavo di arrivare tra i 5 finalisti. Ci speravo, ovviamente, ma non me l’aspettavo”.

Francesca Rotta Gentile, organizzatrice

“Una cinquina di grande qualità, autori straordinari che stasera ci hanno dato tanto. C’era un’atmosfera magica, si respirava grande concentrazione e attenzione, anche grazie alla musica jazz e all’incantevole location. Tutto si è incastrato alla perfezione. Il prossimo 7 di luglio scopriremo l’attesissimo vincitore o vincitrice del premio Strega”.

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