Una notizia sconvolgente arriva da Lunamatrona, piccolo comune in provincia di Medio Campidano. Massimo Andrea Masala, appuntato dei Carabinieri, si è tolto la vita subito dopo aver testimoniato nel processo relativo che vede sul banco degli imputati Gianfrancesco Cabiddu, marito dell’ex Procuratore Capo di Imperia Giuseppa Geremia, e il maggiore dei Carabinieri David Egidi (in servizio ad Oristano), accusati in concorso di abuso d’ufficio nell’ambito della vicenda relativa alla mancata notifica a Cabiddu del ritiro della patente di guida.
Imperia: suicida Carabiniere testimone nel processo contro marito ex Procuratore
Masala si è suicidato sparandosi. Ha lasciato una lettera con le scuse verso la famiglia. Le ultime righe della missiva sono dedicate ai colleghi, ai quali ha chiesto scusa per averli involontariamente coinvolti, con la propria testimonianza, nella vicenda legata al mancato ritiro della patente.
Imperia: suicida Carabiniere testimone nel processo contro marito ex Procuratore. La testimonianza al processo
Masala era stato chiamato a testimoniare il 20 giugno scorso. Ecco la testimonianza.
“Conosco Cabiddu come politico. Lo conoscevamo tutti. Dovevo procedere con la notifica.Quando però ho saputo che Cabiddu sarebbe dovuto venire in Sardegna per le feste natalizie, ho aspettato che arrivasse per rendere le cose più semplici.
Lui non è però mai venuto in Sardegna. Quando mi sono accorto che la notifica era sempre lì, ho chiamato Cabiddu e gli ho detto che dovevamo fargli una notifica urgente. Lui mi ha chiesto di cosa si trattava, non ricordo con gli ho risposto. È poi passato altro tempo, allora ho richiamato Cabiddu e mi sono fatto dare il suo domicilio a Imperia.
Ho preparato tutto per la trasmissione a Imperia ed è stato poi un mio collega a fare la raccomandata. Perché il provvedimento, per due mesi, non è stato inserito nello Sdi (Sistema d’Indagine)? Non so rispondere. Chi l’ha deciso? Non lo so”.