6 Novembre 2024 00:25

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6 Novembre 2024 00:25

Imperia: “Minasso figlio di un fucilatore di partigiani”. Sergio Cofferati si scusa e dona 4 mila euro all’ISAH

In breve: Questa mattina, il giudice Francesca Minieri ha preso atto della remissione di querela da parte della famiglia Minasso.

“È stato un mio errore dovuto all’incalzare dei toni dell’intervista”. Lo afferma Sergio Cofferati, ex segretario della Cgil e del Partito Democratico, all’interno della sua lettera di scuse rivolta all’ex Parlamentare del Pdl Eugenio Minasso.

Tutto risale al 2015, con la querela presentata dalla famiglia Minasso a seguito dell’apparizione di Cofferati su La 7, durante la trasmissione “CoffeeBreak”, occasione in cui aveva dichiarato: “Minasso è un fascista non pentito ancora oggi ed è figlio di un fucilatore di partigiani”.

“Minasso figlio di un fucilatore di partigiani”: Cofferati chiede scusa

La vicenda, approdata in Tribunale (Minasso difeso dall’avvocato Alessandro Mager e Cofferati dall’avvocato Mario Giribaldi), si è conclusa con un accordo che prevede una lettera di scuse e una donazione da 4 mila euro all’Isah.

Questa mattina, il giudice Francesca Minieri ha preso atto della remissione di querela da parte della famiglia Minasso.

Sergio Cofferati si scusa: il testo della lettera

“Preliminarmente sento il dovere di chiarire che le affermazioni da me pronunciate nel corso della trasmissione televisiva “Coffee Break” trasmessa sul canale La 7 in data 19 gennaio 2015 non erano certamente intese, né interpretabili, come attacchi alla vostra famiglia o alle vostre persone. Si trattava di una critica di natura politica che muovevo rispetto allo svolgimento delle elezioni primarie liguri del Partito Democratico.

L’aver assodato il nome di Eugenio Minasso, alle frasi “figlio di un fucilatore di partigiani ” e “il padre faceva fucilare i partigiani” è stato un mio errore dovuto all’incalzare dei toni dell’intervista, che mi hanno in quel momento confuso sulla corretta individuazione delle persone cui intendevo fare riferimento.

Con la presente intendo conseguentemente rivolgervi le mie scuse in relazione a quanto sopra”.

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