La mentalità rionale che il Sindaco Scajola, fin troppo pomposamente, affibbia costantemente ai suoi detrattori quale simbolo, a suo dire, dell’inconsistenza delle critiche verso chi “è stato quattro volte Ministro, Parlamentare, presidente del Copasir (l’organo di controllo dei Servizi Segreti) e due volte Sindaco”, emerge, in maniera lapalissiana, nell’immagine, davvero mortificante, dei 15 nuovi parcheggi realizzati in piazza Parasio, all’interno della Ztl.
Un provvedimento che richiama proprio la mentalità osteggiata dal Sindaco. Rionale, paesana, ristretta. Del parcheggio sotto casa, del tutto e subito. In un mondo che cerca di cancellare le auto, di virare verso una mobilità sostenibile, l’amministrazione Scajola si muove in senso contrario (non si dimentichi, infatti, il tentativo, risultato poi vano, di riaprire al traffico Via Cascione).
Che a questo punto, almeno, il Sindaco Scajola risparmi le morali sull’essere un uomo di mondo. Non è necessario essere un Ministro, un Parlamentare, un Sindaco o il presidente del Copasir per viaggiare. C’è chi lo fa per passione, senza scorte e auto blu, godendo di più tempo per osservare, pensare, emozionarsi. E all’ex Ministro, tra un summit e un altro, è sfuggito, forse, che il pianeta punta da anni sulla pedonalizzazione dei borghi storici.
Al Parasio ci si dovrebbe arrivare a piedi o con gli ascensori, sempre che funzionino. E l’errore di non aver previsto, nei tempi dovuti, incentivi per l’apertura di esercizi commerciali, trasformando di fatto uno dei borghi più belli della città in una sorta di quartiere fantasma, è riconducibile alle amministrazioni Sappa e Strescino, chiara emanazione di Scajola.
Eppure, sembra che la colpa (sempre che si possa parlare di colpa), come sempre, quando si tratta del Sindaco, sia degli altri. Per la spazzatura, per i parcheggi, per il porto, per il Parasio, per Rivieracqua. Dove ‘altri’ comprende un variegato universo: cittadini, opposizione, dipendenti, partiti, politica.
Un atteggiamento, da Marchese del Grillo, che onestamente ha stancato. Inutile recitare sempre la parte di chi è pronto a cospargersi il capo di cenere, quando a conti fatti c’è sempre qualcuno che ha sbagliato di più e peggio.
I parcheggi in piazza Parasio sono l’antitesi della Ztl. Quelle strisce grossolanamente disegnate sono un pugno dello stomaco, deflorano la bellezza di un borgo tornato vergine.
Quando quei 15 parcheggi saranno occupati anche solo per metà sarà venuto meno il principio della zona a traffico limitato. Poco importa che si parli di un numero ridotto di auto.
Se si vuole permettere a tutti di raggiungere il borgo si pensi a una mobilità alternativa. Le soluzioni non mancano. Un uomo di mondo dovrebbero saperlo.