Partirà in Liguria, il prossimo ottobre 2019, il primo master europeo di 1° livello in Infermieristica di famiglia e di comunità, sviluppato sulla base di un curriculum formativo europeo, con lo scopo di sviluppare il profilo professionale dell’Infermiere di famiglia e di comunità (IFeC).
Il master rappresenta il pilota italiano del progetto europeo denominato Enhance (EuropeaN curriculum for fAmily aNdCommunity nursE) i cui contenuti sono stati sviluppati, partendo da uno studio Delphi nazionale e internazionale condotto dal team infermieristico dell’Università degli Studi di Genova, che punterà allo sviluppo di competenze avanzate degli infermieri nell’ambito dell’assistenza di base.
Il Master sarà gestito dal team infermieristico del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Genova e la Presidenza dello stesso è affidata alla prof.ssa Annamaria Bagnasco.
Alisa è tra i partner italiani, insieme all’Università di Genova e a SI4Life (Consorzio di ricerca e innovazione Area Scienze della Vita) del progetto ENhANCE (EuropeaN curriculum for fAmily aNdCommunity nursE), coordinatore del progetto è invece ITD-CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per le Tecnologie Didattiche.
Tra gli obiettivi del corso: incrementare il livello di specializzazione degli infermieri inserendo abilità specifiche dell’Infermiere di famiglia e comunità nell’ambito delle cure primarie, promuovere lo sviluppo del curriculum europeo che faccia riferimento a un profilo professionale dell’IFeC “standard”, basato sulle indicazioni dell’OMS e delle politiche europee, rafforzare il passaggio dal vecchio modello dell’assistenza sanitaria di base a modelli più innovativi.
Grazie alla sua flessibilità e modularità, dal curriculum europeo nasceranno i curricula nazionali, che considereranno gli specifici vincoli derivanti dai differenti contesti locali. A sostegno dell’implementazione dei curricula locali, verranno fornite delle specifiche linee guida.
L’invecchiamento della popolazione dell’Unione europea è un processo a lungo termine, che pone importanti sfide sia a livello nazionale sia a livello europeo: le linee guida UE evidenziano l’importanza del ruolo che la famiglia e la comunità possono giocare a supporto del processo di invecchiamento, ponendo particolare attenzione sulla prevenzione della fragilità, sull’assistenza sanitaria di base e sulla diagnosi precoce:
«Il master rappresenta un ulteriore passo avanti verso la presa in carico globale del cittadino, la prevenzione e la gestione delle patologie croniche, la lotta alle disuguaglianze sociali e di accesso ai servizi sanitari – sottolinea la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale – che ci permette di formare infermieri altamente specializzati, con competenze avanzate nell’ambito delle cure primarie. A regime, completato l’iter formativo, gli infermieri svolgeranno la loro attività, nelle aree Interne della Regione, (Antola Tigullio – 4 unità, Beigua Sol – 4 unità, Valle Arroscia – 5 unità e Val di Vara).
Il progetto accompagna un modello di sanità a chilometro zero che mette al centro la persona e i suoi bisogni assistenziali, più vicina alla persona e presente sul territorio; l’Infermiere di famiglia entra così nelle case delle persone, valuta i bisogni e attiva le reti formali e informali, supporta e interagisce con il Medico di Medicina generale, collabora con i servizi sociali, si interfaccia con gli ospedali per i percorsi di dimissione protetta. La presa in carico delle persone diventa così un’iniziativa costante e continua nel tempo – conclude Viale».
I destinatari del master dovranno essere infermieri motivati, che intendano intraprendere il percorso formativo e che accettino di lavorare in zone distanti dal centro, per quanto riguarda la prima Area Interna ligure attivata, Antola Tigullio, per Asl 3 il punto di partenza è Torriglia mentre per Asl 4 si tratta di Ne, stesso discorso vale per le altre aree interne.
I futuri infermieri di famiglia dell’Area Antola Tigullio sono stati individuati e hanno iniziato la loro attività, in attesa che giunga a termine il percorso formativo saranno affiancati e supervisionati sul campo da una Senior Nurse (Ifec), che si è formata e ha sperimentato l’infermieristica di famiglia in Alta Val Trebbia per il progetto europeo CoNSENSo.