Non c’è stata tregua sabato 3 agosto a Bestagno. Il torneo di pallonetto (o balètta o palla elastica) si è svolto in continuità dal caldo pomeriggio fino alla brezza umida della notte, esprimendo i suoi verdetti. È stata una giornata e una notte appassionante, molto gradita a tutti, giocatori ed astanti, in quanto impegna una sola intera giornata.
Il parterre con undici squadre e molti giovani ha visto una successione di partite al meglio dei quattro giochi con andamento a tempo. Non sono mancate eliminazioni eccellenti nelle fasi preliminari, ma tant’è: il campo di Bestagno, tra caruggio, piazza e chiesa non perdona.
Ci vuole tecnica, potenza e…magnanimità di lombi (di solito si dice in un altro modo, ma questa comunicazione è pubblica). Le notizie finali sono giunte alle 1.30 della notte di domenica. Quasi 12 ore di competizione: una prova difficile, sempre notevole per gli amici del pallonetto di Bestagno.
A Bestagno il trofeo di pallonetto: 11 le squadre iscritte
Trionfa la terna di Corrado Agnese “folgore”, coadiuvato da Giuse Barla e Claudio Merlo. In finale ha la meglio su di una squadra con il padrone di casa Paolo Gheza, assieme a Nicolò Gheza al pontedassino “l’airone” Andrea Ventimiglia.
Al terzo posto si piazza Paolo Bracco, che giocava assieme a Pietro Tambone e ad un Luca Lepri in versione tartata.
Quarto posto infine per l’altro enfant du pays sostenuto da due volpi di razza pura, Franco Calmarini e Marco Simone. Leggendo questi nomi si può notare una buona presenza di giocatori del posto, di fatto la famiglia Gheza, i quali hanno sicuramente lavorato nel tempo per affinare le tecniche di gioco sul posto.
Altra nota è la presenza di giocatori di grande esperienza e molto “scafati” come lo stesso vincitore Corrado Agnese, Barla, Merlo, Lepri, Calmarini e Simone.
Infine spicca una nuova certa “muscolarità” del pallonetto, che premia, soprattutto in questo caso, i giocatori a grande apertura alare, i tentacolari Merlo (ormai plurivincitore sui campi con diversi compagni e questo la dice lunga), Tambone, Ventimiglia, Barla, Lepri, anche se resistono di fatto i giocatori leggeri come Calmarini e Simone.
Paolo Bracco fa registro a parte: dalla sua ha la calma olimpica e la capacità di reggere le sfide senza scomporsi. Va detto: la chiave delle affermazioni arriva già con i quarti di finale, perché lì un barrage spietato ha dato risultati anche sorprendenti. Agnese e soci hanno iniziato la loro scalata con una fondamentale vittoria “al calor bianco” per 4-3 sul trio in cui si esprimevano i Semeria di Sant’Agata, padre e figlio.
I quali peraltro, nell’occasione, hanno mostrato un accordo ritrovato. E Giulio è una realtà vera. Eppure, vuoi per capacità nervosa, vuoi per indiscussa abilità, il trio Agnese ne è venuto fuori, ma si è dovuto ripetere, con lo stesso punteggio, in semifinale, con Bracco e soci. Alta tensione.
La finale poi, ha visto Paolo Gheza e soci in maggiore difficoltà e forse scarichi dopo la vittoria in seminale e in famiglia di fronte alla terna di Nicolò Gheza. Per contro, anche Bracco aveva costruito la sua ascesa nei quarti, a fronte di una vittoria calcolata di fronte ad un Chiapello che ha dichiarato più volte di aver giocato male, malissimo.
Peccato, perché la sua eleganza nel gesto è indiscutibile. Sempre nei quarti merita ricordare che non hanno avuto seguito i tentativi delle terne di Fabio Arrigo e di Luca Ardissone: due aficionados che avevano mietuto vittorie nei gironi eliminatori.
Il concorso di pubblico è stato davvero notevole, la formula è sicuramente vincente, le capacità illuminotecniche del gruppo bestagnino è importante. Si dovrebbe pensare a situazioni del genere in tutto il comprensorio imperiese, almeno in uno spirito di condivisione dei materiali.
L’evento dà lustro a Bestagno, ivi comprendendo il gran lavoro della cucina. Merita la segnalazione il menu con una ricca pasta il cui sugo “alla Davide” era degno di essere menzionato in un libro di cucina, la tradizionale carne all’uccelletto con piselli e carote: e mangiamola sta verdura, non si vive di sole grigliate…il dolce è un dessert vero, con la frutta, la pesca di stagione con gelato. E bevanda inclusa. Chapeau.
Importante anche la teoria di sponsor per premi e sostegno: le farmacie Panucci e di Pontedassio, l’Oleficio Fratelli Merano, il Frantoio di Sant’Agata di Oneglia, l’Olio Anfosso, la Banca d’Alba, Demo Elettro forniture, Comoli e Ferrari Materiale Elettrico, Fassi Caramelle, ENG Elettrica, la Bottega del Caffè e last but non least il Presidente del Consiglio Regionale della Liguria, Alessandro Piana, grande sportivo, bestagnino, che ha offerto tra l’altro tutti i trofei.
Manifestazione da calendario dunque, da ripetere sempre e comunque e con grande impatto nella realtà sociale: gli introiti degli anni passati hanno infatti permesso la costruzione e manutenzione per l’area di gioco infantile di Bestagno. E non si finisce mai di essere bambini.
C.S.