Anche quest’anno… i Radicali vanno in carcere. E’ il Ferragosto Radicale: Partito Radicale e Unione Camere Penali dedicano i giorni di metà agosto a visitare 70 istituti in 14 regioni, fra detenuti e personale che lì lavora.
Nella nostra provincia, l’appuntamento è per Domenica 18, nel carcere d’Imperia al mattino e in quello di Sanremo al pomeriggio; saranno presenti: Gian Piero Buscaglia, segretario del Gruppo Radicale Adele Faccio – GRAF (con la solita valigia di fumetti), l’avv. Marco Bosio (Camera Penale), l’avv. Deborah Cianfanelli (SP), Stefano Petrella (GE).
Rita Bernardini cita Voltaire: “E’ nelle prigioni che si misura il grado di civiltà di un paese”, il carcere è anche il luogo più adatto a testare la tenuta della democrazia; con l’esperienza maturata grazie a Marco Pannella potremmo tracciare un grafico dei cedimenti dello Stato di Diritto negli ultimi decenni. Oggi ascoltiamo comizi, interviste, tweet e post che spaventano chiunque abbia un minimo di cultura democratica:
“Dovete marcire in galera, è finita la pacchia (rivolto ai migranti scampati ai naufragi), ruspa sui campi rom (nella giornata internazionale di rom e sinti), tolleranza zero per gli spacciatori“; esibizione degli arrestati su ogni ‘piazza Tv’, a mo’ di trofeo da esporre al pubblico, provvedimenti già divenuti leggi dello Stato come lo spazzacorrotti, abolizione della prescrizione varata nel Paese più condannato d’Europa per l’irragionevole durata dei processi. Ai meravigliati di oggi chiediamo: dove eravate quando tali rischi erano denunciati da Pannella?
Quando egli rischiò la pelle per convincere il Presidente della Repubblica a quel messaggio alle Camere che resta pietra miliare del diritto penale democratico, volto al ripristino della legalità costituzionale sia nell’esecuzione penale che nell’amministrazione della giustizia tramite un provvedimento di amnistia e indulto? Ottobre 2013, messaggio redatto ai sensi dell’art.87, 2°comma, della Costituzione, pochi mesi dopo la condanna dell’Italia da parte della Corte Europea dei Diritti Umani per violazione dell’art.3 della Convenzione: trattamenti inumani e degradanti praticati nelle carceri ai danni dei detenuti. Ma tutto si concluse con la mancata riforma dell’ordinamento penitenziario; poi venne il governo giallo-verde, oggi crollato dopo poco più di un anno.
Dalla caduta del ponte (Genova 2018) alla caduta del governo (Roma 2019), dalla tragedia alla farsa: altro che San Ferragosto Patrono d’Italia!
Concludiamo col silenzio di un’immagine del nostro tempo, quella di un corpo gelido steso su un letto di marmo dell’istituto di medicina legale a Bari, in attesa di sepoltura: era un detenuto ricoverato d’urgenza in aprile e morto a giugno; solo al mondo, dimenticato da tutti finché un vecchio zio si chiese che fine avesse fatto, scoprendo che l’Autorità aveva bloccato il rilascio della salma in attesa di un‘autopsia mai eseguita. Pare non siano pochi i dimenticati nelle celle frigorifere: nessuno li reclama; sono migranti, clochard, ex detenuti a cui è persino negata la pace di un’umana sepoltura.
C.S.