Particolarmente intensa l’attività di polizia che ha visto impegnati a tutto campo in questo lungo ponte di ferragosto gli uomini del dr Santacroce, dirigente la Polizia di Frontiera a Ventimiglia. Impegno profuso con costanza e professionalità che ha consentito, tra tutta la delicata attività della Polizia di Frontiera, anche l’arresto di due latitanti da tempo ricercati.
Il primo: un ricercato in campo internazionale per una serie di rapine a mano armata e il secondo, una giovane donna di origine macedone, ricercata poiché deve scontare oltre 4 anni di reclusione per reati contro il patrimonio.
Dunque due arresti di “peso” e, nota curiosa, eseguiti dalla medesima squadra di poliziotti nell’arco delle 24 ore.
Fine settimana, una pattuglia della frontiera controlla gli arrivi nei pressi della barriera autostradale. Nella calda e assolata giornata le auto incolonnate transitano senza sosta, impazienti di raggiungere le mete di agognate vacanze.
I poliziotti controllano con professionalità e garbo documenti e passeggeri, un controllo che, stante le centinaia di auto in colonna, avviene a campione ma non “casuale”, poiché l’occhio esperto di chi ha anni di esperienza e sa anche essere un po’ “psicologo”, non di rado va a posarsi su chi ha debiti con la Giustizia.
Un autobus della linea Flixbus, proveniente da Parigi e diretto a Genova, con destinazione finale Roma, viene fermato dagli Agenti. Uno sguardo su ogni passeggero per cogliere una sfumatura o un disagio appena accennato, perché i poliziotti sono così, sanno riconoscere il particolare che fa di un tranquillo passeggero, un passeggero che va controllato.
E’ così anche per AMARITEI Sorin, rumeno di 40 anni, che evita “quello” sguardo sperando che quella divisa passi altrove. Ma il poliziotto si dirige proprio verso di lui.
Lo straniero esibisce una carta di identità rumena, cercando di accattivarsi la simpatia del poliziotto che, invece, percepisce una nota stonata e decide di condurlo in Ufficio.
Solo nelle lunghe ore successive, scandite da indagini e ricerche si scopre, attraverso l’interrogazione nella Banca Dati Shengen, che a suo carico è stato emesso un mandato di cattura internazionale a fine estradizionali dalle Autorità austriache lo scorso mese di luglio, per numerosi furti e rapine a mano armata in appartamenti e gioiellerie commessi in varie città austriache, per un valore di oltre 28 mila euro. Lo straniero, è stato pertanto tratto in arresto e condotto al Carcere di Sanremo.
Passano meno di 12 ore e la medesima pattuglia si ritrova in turno. Dopo un controllo agli arrivi in stazione, gli Agenti si dirigono alla barriera autostradale. La notte non concede tregue, anzi, veicoli e passeggeri appaiono ancor più numerosi della mattina.
Dopo decine e decine di controlli, lo sguardo cade su una Peugeot in arrivo. Alla guida uno straniero ed al suo fianco una donna. Il maldestro quanto inutile tentativo di cambiare colonna non sfugge al poliziotto ormai esperto nel riconoscere a distanza certi “giochini”.
La paletta dell’ALT costringe i due stranieri a fermarsi. Mentre l’autista fornisce regolare documento, la donna ha con sé una fotocopia dell’estratto di nascita, rilasciato dal Comune di Oristano e null’altro. Anche in questo caso si rende necessario l’approfondimento dell’identità della donna, che viene effettuato presso gli Uffici della Polizia in piazza Libertà.
E’ ormai mattina quando arrivano gli esiti degli accertamenti che permettono di risalire alle generalità della donna: RISTESKY Valentina, nata a Oristano nel 1993 di nazionalità macedone, destinataria di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nel gennaio del corrente anno, dovendo scontare 4 anni e 3 mesi di reclusione di cumulo pene per reati di furto in appartamento e furto aggravato commessi negli ultimi cinque anni prevalentemente nel Lazio, Marche,Sardegna e Lombardia .
Al termine delle formalità di rito, la donna è stata associata al carcere femminile di Genova Pontedecimo.
Sempre nel corso di questo lungo ponte, la Polizia di Frontiera ha messo in campo ben 77 pattuglie e 174 uomini che hanno controllato 321 automezzi e identificato 1448 persone, segno che l’attività della Polizia “non va in vacanza” ma, al contrario, mantiene alta la soglia di attenzione, così come disposto e più volte ribadito dal Questore di Imperia e dal Direttore della 1 Zona di Torino da cui la Polizia di Frontiera dipende