Si conclude oggi, dopo settimane di scontri, l’esperienza di governo giallo-verde. In aula, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha preso la parola per l’atteso discorso al cui termine ha annunciato le proprie dimissioni.
Crisi di Governo: Conte attacca Salvini e rassegna le dimissioni
Durante il lungo discorso, il premier ha attaccato duramente il Ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, tra i fischi e le proteste provenienti dai banchi della Lega e le ovazioni da quelli dei Cinque Stelle.
Conte, in particolare, ha parlato di “opportunismo politico”, criticando l’operato del Ministro e tirando in ballo anche le dichiarazioni del leader leghista riguardo la volontà di “pieni poteri” e l’uso dei “simboli religiosi”.
Sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a decidere se gli italiani dovranno tornare alle urne.
Giuseppe Conte
“Siamo al cospetto di una decisione grave che comporta conseguenze alla vita del Paese, da qui l’urgenza di un dibattito tra tutti i protagonisti della crisi. Questa decisione ha comportato e comporta gravi rischi per il Paese. C’è un rischio elevato dell’esercizio provvisorio, è altamente probabile. Il ministro dell’Interno ha dimostrato di inseguire interessi personali e di partito.
Ti ho sentito chiedere ‘pieni poteri’ e invocare le piazze a tuo sostegno, questa tua concezione mi preoccupa.
Le crisi di governo si affrontano in Parlamento non nelle piazze. Non hai dimostrato cultura delle regole.
Caro Matteo, non c’è bisogno di uomini con pieni poteri ma di persone che abbiano cultura e sensibilità costituzionale. E chi ha ruoli istituzionali dovrebbe evitare di accostare gli slogan politici con i simboli religiosi.
Interrompo qui questa esperienza di governo. Ascolterò gli interventi che arriveranno. Preannuncio che intendo completare questo passaggio istituzionale in modo coerente. Il presidente della Repubblica guiderà il Paese in questo passaggio costituzionale. Colgo l’occasione per rinnovare i miei ringraziamenti per i consigli che mi ha sempre dato”.
Matteo Salvini
“Non voglio catene. Siamo il paese più bello del mondo e sono stufo che ogni nostro passo debba dipendere dalla firma di qualche funzionario dell’Unione Europea. Siamo o non siamo un paese sovrano? Libero di difendere i propri confini, le proprie spiagge?
Ho chiuso i porti. L’ho fatto e lo rifarò. In Italia si arriva se si ha il permesso di arrivare. L’IVA non aumenta se si vota in autunno. Chi lavora sbaglia, solo chi non fa niente non commette errori.
Dall’Italia andranno via 4 milioni di italiani e arriveranno 10 milioni e mezzo di immigrati. Io non mi rassegno a un paese impaurito da un paese sempre più anziano.
Se questo Governo si è interrotto c’erano da mesi dei “Signor No” che bloccavano tutto quanto. Non è un attacco personale. Per mesi ho detto “andiamo avanti”.
Lei fa un torto al popolo italiano e ai cattolici italiani se pensa che votino in base a un rosario. Non me ne vergogno di chiedere la protezione del cuore immacolato di Maria. Sono l’ultimo degli ultimi testimoni. Non ho paura, l’amore vince sempre. Avete scelto il bersaglio, eccomi, sono pronto a sacrificarmi. Il mio paese e il futuro degli italiani vale mille poltrone. Fiero, libero, orgoglioso, il popolo italiano, sovrano. I figli che hanno una mamma e un papà. Siamo noi i dittatori che vogliono il voto?
Voi citate Saviano, io cito Giovanni Paolo II. Scriveva che la fiducia non si ottiene con le sole dichiarazioni o la forza, ma con gesti e fatti concreti. Se volete completare il ricorso di riforme che abbiamo cominciato, noi ci siamo. Se volete governare con Renzi, Lotti auguri e spiegatelo agli italiani”.
Matteo Renzi
“Sarebbe facile assistere allo spettacolo sorridendo, ma la situazione di oggi impone responsabilità. Il Governo ha fallito, tutta l’Europa ci guarda, l’esperimento populista funziona bene in campagna elettorale, ma non quando si deve governare. Avete governato per 14 mesi. Ministro Salvini non giochi con la pelle degli italiani”.
La diretta
In diretta dal Senato, sempre: #primagliitaliani ??
Pubblicato da Matteo Salvini su Martedì 20 agosto 2019