È stato convalidato dal gip del Tribunale di Imperia Anna Bonsignorio l’arresto M’hamed Chamekh, il 41enne marocchino accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Atika Gharib, 32 anni, i cui resti sono stati trovati carbonizzati in un casolare a Castello d’Argile, in provincia di Bologna.
Imperia: omicidio Castello d’Argile, convalidato arresto M’hamed Chamekh
L’uomo è stato fermato nella giornata di ieri, giovedì 5 settembre, mentre cercava di attraversare il confine, in treno, per raggiungere la Francia.
Il 41enne, con precedenti penali, non ha opposto resistenza e ha seguito gli agenti negli uffici di polizia dove, su indicazione della Procura della Repubblica di Imperia, è stato sottoposto a fermo per identificazione.
Il gip del Tribunale di Imperia, nella giornata odierna, ha convalidato l’arresto, disponendo il carcere come misura cautelare. M’hamed Chamekh, difeso dall’avvocato Carlo Machirelli del Foro di Bologna, si è avvalso della facoltà di rispondere. È attualmente detenuto presso il penitenziario di Sanremo, ma non è escluso che nelle prossime ore possa essere trasferito.
Il corpo carbonizzato, ormai irriconoscibile, di Atika Gharib era stato ritrovato martedì scorso in un casolare distrutto dalle fiamme. A lanciare l’allarme era stata la sorella che non aveva più notizie della donna da diversi giorni.
Atika Gharib frequentava spesso il casolare dove è stata trovata senza vita in compagnia di M’Hamed Chamekh. Proprio per questo motivo i sospetti si sono subito concentrati sul 41enne, fermato poi oggi a Ventimiglia.