La Polizia di Stato ha arrestato nella serata di ieri un cittadino tunisino già da tempo attenzionato dagli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia.
Si tratta di un migrante di 30 anni, giunto in Italia alcuni anni fa, titolare di un permesso di soggiorno rilasciato nel 2015 per motivi umanitari scaduto poche settimane fa. Durante il periodo trascorso in Italia, l’uomo, prima nel centro Italia e poi nel ponente ligure, veniva più volte arrestato e indagato soprattutto per reati contro il patrimonio, inerenti agli stupefacenti e per violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Ieri sera i poliziotti del Dirigente Aricò notavano il tunisino per le vie del centro e decidevano di procedere ad un controllo, rinvenendo sulla sua persona la cifra di circa 400 € in contanti e un telefono cellulare che il fermato volontariamente bloccava prima della consegna agli operatori (e sul quale la Polizia Scientifica è al lavoro).
In ragione di quanto trovato e dell’atteggiamento del soggetto, gli agenti proseguivano i controlli in due diversi appartamenti, entrambi nel centro di Ventimiglia e nella disponibilità dello straniero.
In un appartamento, situato vicino a piazza S. Agostino, dove l’uomo affittava una stanza, gli operatori della Sezione Investigativa trovavano 1 chilo e 50 grammi di hashish. La sostanza era nascosta in una borsa e confezionata in due separati involucri, delle medesime dimensioni, interamente avvolti con nastro adesivo del tipo da pacchi. La proprietaria dell’immobile risultava estranea all’attività criminale dell’affittuario.
In un secondo appartamento, ubicato in prossimità della stazione ferroviaria, venivano sequestrati 25 grammi di sostanza sulla cui provenienza sono in corso analisi più approfondite, un flacone di metadone e, nascosti in una scatola di cartone, denaro contante, circa 100 banconote di piccolo taglio, per un totale di 7000 euro.
Il fermato non svolgeva alcuna attività lavorativa e, quindi, è plausibile che traesse il sostentamento economico dall’attività di spaccio. Il cittadino tunisino veniva arrestato e trattenuto temporaneamente negli uffici del Commissariato. Stamane si è celebrato il rito per direttissima presso il Tribunale di Imperia in esito al quale l’arresto e i sequestri venivano convalidati e l’udienza di merito rinviata.