26 Novembre 2024 11:09

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26 Novembre 2024 11:09

“CASE CHIUSE”- Anche in Comune ad Imperia si può firmare per l’abrogazione parziale della Legge Merlin

prostituzione in strada

Favorevoli o contrari alla riapertura delle “Case Chiuse” o di “Tolleranza”? Sino a venerdì 18 ottobre è possibile recarsi all’ufficio elettorale del Comune di Imperia per firmare a favore della presentazione del Referendum popolare per l’abrogazione parziale della “Legge Merlin”. Entrata in vigore nel febbraio del 1958, la Legge, ha decretato la chiusura di tutte le case di tolleranza lasciando un vuoto normativo sull’esercizio del mestiere più vecchio del mondo.

In molti paesi d’Europa come: Germania, la Svizzera, l’Olanda, Austria, Grecia, Lettonia e Ungheria la prostituzione è legale e normata dalle leggi dello Stato. Chi esercita il “mestiere”, in quei Paesi, è soggetto al pagamento di tasse e contributi previdenziali. Nei luoghi dove viene esercitata la prostituzione, sia femminile che maschile, lo Stato effettua controlli sanitari obbligatori per la prevenzione e il contenimento delle malattie veneree.

In Italia non accade nulla di tutto ciò e secondo alcune stime ci sono tra le 50 e le 70 mila prostitute di cui il 20% sarebbero minorenni e oltre 20 mila sarebbero per strada. In provincia di Imperia la situazione più allarmante la vive la città di Sanremo in cui, ogni notte, decine di donne (dell’est Europa, africane ma anche italiane, ndr) si prostituiscono nel tratto che va dallo stadio comunale sino ad arrivare alla galleria di Arma di Taggia.

Nei mesi scorsi la Polizia Municipale sanremese, dopo l’ordinanza emessa dal sindaco Maurizio Zoccarato, aveva iniziato a multare i clienti ma la cosa scemò dopo qualche giorno. Il sindaco si espresse anche a favore dell’abrogazione della Legge Merlin così da permettere alle prostitute di essere costrette a correre i rischi della strada e di pagare le tasse.

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